1) L’acceleratore di particelle di Protvinò
Negli anni Ottanta, l’Unione Sovietica iniziò a lavorare a un “Grande Collisore di Adroni”, un acceleratore di particelle (qualcosa di simile alla struttura del Cern di Ginevra). Alla profondità di 60 metri, venne scavato un tunnel circolare di 21 chilometri sotto Protvinò, una cittadella scientifica 125 chilometri a sud di Mosca, dove negli anni Sessanta aveva sede il più grande acceleratore di protoni. Ma il crollo dell’Urss interruppe i piani e i tagli al settore della ricerca negli anni Novanta bloccarono del tutto i lavori. Ciononostante, i tecnici e gli scienziati mantengono il tunnel in condizioni soddisfacenti, confidando di poter un giorno rilanciare il progetto.
2) Il radiocomplesso “Surà”di Vasilsursk
In un primo momento, il complesso di riscaldamento ionico di Surà, situato nella regione di Nizhnij Novgorod, vicino al villaggio di Vasilsursk (1.070 abitanti; 590 chilometri a est di Mosca) venne progettato per scopi militari. Venivano studiati qui nuovi metodi di impatto militare sul clima, fino a quando nel 1977 una risoluzione delle Nazioni Unite ha vietato tali tipi di ricerca. Dopo di che, il complesso “Surà” (prende il nome dal fiume locale, affluente del Volga) fu utilizzata solo per studiare la ionosfera.
3) Il silo missilistico della Dvinà
Il silo missilistico della Dvinà è abbandonato e si trova sul territorio della Lettonia, vicino al villaggio di Plokštinė. Prendeva il nome dal principale fiume lettone, la Daugava (in russo: Dvinà), e aveva quattro strutture di lancio per i missili balistici R-12, che possono attaccare obiettivi a una distanza compresa tra 300 e 3500 chilometri. Una parte è stata trasformata in Museo della Guerra fredda.
4) Il centro virologico di Zagorsk-6
Il Centro virologico sovietico di Zagorsk-6 era noto per la sua ricerca sulle armi batteriologiche. Quando nel 1959 un gruppo di delegati indiani portò il virus del vaiolo in Urss, gli scienziati ne approfittarono. La nuova arma batteriologica “India-1” venne creata e un ceppo fu collocato a Zagorsk-6. Questa città nella regione di Mosca resta chiusa per motivi di segretezza. Si trova non distante da una delle perle dell’Anello d’oro, Sergiev Posad (che ai tempi dell’Unione Sovietica era stata ribattezzata Zagorsk, in memoria del rivoluzionario Zagorskij), a 65 chilometri dal centro di Mosca.
5) Il polo atomico di Arzamàs-16
Arzamas-16 era una delle città in cui venivano prodotte le armi nucleari sovietiche. A lungo né ai lavoratori né ai membri delle loro famiglie era permesso lasciarla. Oggi, la città è conosciuta come Sarov (92 mila abitanti) e resta una città chiusa, e la ricerca sulle armi nucleari è ancora eseguita lì. Si trova circa 500 chilometri ad est di Mosca nella Regione di Nizhnij Novgorod.
6) La base sottomarina di Balaklava
Questa base sottomarina sotterranea a Balaklava, in Crimea, era anche conosciuta come Object-825 GTS. Qui, i sottomarini sovietici erano dispiegati in segreto, pronti a lanciare un attacco nucleare sul nemico. Questo complesso gigante poteva ospitare fino a 14 mezzi navali. Oggi è aperto al pubblico come museo.
7) Gli impianti di arricchimento dell’uranio di Sverdlovsk-45
La città segreta di Sverdlovsk-45 è stata fondata vicino al locale impianto di arricchimento dell’uranio. Il luogo era un obiettivo dell’intelligence straniera. Non lontano da Sverdlovsk-45, il pilota Francis Gary Powers venne abbattuto nel suo aereo spia U-2 il 1º maggio del 1960. La città prendeva il nome dalla vicina Sverdlovsk (nome sovietico di Ekaterinburg) e ora si chiama Lesnoy. Rimane una città chiusa.
8) La stazione radar di Skrunda-1
I radar Dnepr-M e Dnestr-M, situati nella città chiusa di Skrunda-1, nella Lettonia occidentale, coprivano l’intero spazio aereo dell’Europa occidentale ed erano in grado di individuare qualsiasi lancio di un missile balistico contro l’Urss. Nel 1998 Skrunda-1 fu abbandonata dai russi ed è diventata una città fantasma.
9) Il comando segreto della Marina di Objekt-221
Objekt-221 (“Impianto-221”) detto anche “il buco”, vicino a Sebastopoli, in Crimea, era un centro di comando segreto di riserva della Marina Sovietica. Da questo enorme complesso, a prova di attacco nucleare, si sarebbe potuta gestire tutta la flotta del Mar Nero. Per il crollo dell’Urss non fu ultimato e versa oggi in condizioni di abbandono.
10) Il centro per la guerra batteriologica dell’Isola di Vozrozhdenie
L’isola di Vozrozhdenie, che è unita alla terraferma da diversi anni a causa del progressivo ritiro delle acque del Mare di Aral, è stata sede dei laboratori dove si sperimentavano le armi batteriologiche sovietiche (usando anche spore di antrace e bacilli di peste bubbonica). Inoltre, l’isola è stata una base per diverse unità militari e aeree, nonché sede di altri centri scientifici. I dettagli del loro lavoro rimangono classificati. È stata abbandonata nel 1991 e ora è divisa tra Kazakistan e Uzbekistan.