A innescare il conflitto fu l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria-Ungheria, il 28 giugno 1914. L’Austria-Ungheria e la Germania approfittarono di questa situazione per dichiarare guerra in Europa. Come prima cosa, l’Austria-Ungheria diede un ultimatum alla Serbia, la quale accettò tutte le condizioni, tranne una. Fu così che i vari Paesi iniziarono a mobilitarsi.
Un mese dopo l’assassinio, l’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia. Il governo russo allora rispose immediatamente in un tentativo di prevenire l’occupazione dello Stato slavo.
Il 31 luglio la Russia iniziò a mobilitarsi e la Germania replicò con un ultimatum per fermare il conflitto o per entrare in guerra. La guerra fu dichiarata il giorno successivo, il 1º agosto 1914.
In questa stessa data la Russia celebra il Giorno del Ricordo.
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