Fonte: kremlin.ru
Quand’è che Putin trova il tempo per dormire? Mangia forse al fastfood? Dà ogni tanto un’occhiata ad Instagram? Gli piacciono i film su di lui?
Il Presidente russo ha partecipato al programma Nedetskij razgovor, “Discorsi non da ragazzi”, e per ben tre ore ha risposto alle domande dei bambini di tutta la Russia.
Ecco i fatti più interessanti che abbiamo ricavato dal colloquio.
1. Putin si è addormentato durante la visione del film che Oliver Stone ha girato su di lui
Nel giugno di quest’anno il mondo ha potuto vedere il film di Oliver Stone sul Presidente russo, basato su decine di interviste registrate nel corso di due anni. In queste interviste Putin ha anche fatto rivelazioni molto personali. Ha per esempio fatto sapere per la prima volta di essere nonno.
E all’avvicinarsi del 2018, anno in cui in Russia si terranno le elezioni presidenziali, è prevista l’uscita di un altro film, nel quale a fare le domande è il conduttore televisivo Vladimir Solovjev.
“Cosa le è piaciuto di più, l’intervista con Vladimir Solovjev o il film di Oliver Stone?”, hanno chiesto i ragazzi al Presidente.
“Più di tutto mi è piaciuto Oliver Stone come persona. Per me tutto questo era inaspettato. Mi si è avvicinato [il mio addetto stampa Dmitrij] Peskov e mi fa: “È tempo di andare”. Poi mi sono dimenticato di loro. E dopo un po’ mi hanno dato una cassetta con tutte quelle puntate. Ero in volo di ritorno dall’estero, mi sono messo a guardarlo, ma mi sono subito addormentato perché ero molto stanco”, ha risposto, aggiungendo però di essere certo che Stone non abbia travisato niente nel film.
2. Putin non è esigente a tavola
No, il Presidente russo non mangia al Fastfood. Ma ha raccontato una fantastica storia gastronomica che lo riguarda. Quando divenne Presidente, gli chef del Cremlino gli chiesero cosa preferisse mangiare e cosa dovessero preparargli. “Mah, per me è uguale, non serve niente di speciale. Magari, si potrebbero avere un po’ di cappesante (grebeshki, in russo, ndr)”?
Il giorno seguente i cuochi provvidero, e poi si interessarono se il piatto fosse piaciuto al Presidente.
“Io risposi di sì, niente male. Ma tra a me e me pensavo ‘però! Che sapore strano…’ Loro mi fanno: “Abbiamo ammazzato chissà quante galline per preparare le cappesante”.
I cuochi avevano capito che il Presidente volesse un piatto di creste di gallo; una cosa mai vista prima e che non esiste in nessun ricettario. Il problema è che in russo cappesante (grebeshki) e creste (grebeshki) suonano assolutamente allo stesso modo.
Fonte: kremlin.ru
3. Ama Mozart, Schnitke non lo capisce, faceva 17 trazioni alla sbarra
Molti non riescono a pensare che Putin sia una persona come tutte le altre, e che abbia passioni e hobby comuni. Ma il Presidente ripete: “Io mi reputo una persona normale, anche se il lavoro che faccio non si può dire comune. Ma in ogni caso vivo una vita normale”.
“Se parliamo di letteratura, preferisco quella storica, se di musica, quella classica. Mozart, Bach, Chajkovskij, Stravinskij. “Ma, ecco, Schnitke, no. Difficile da capire.”
Putin pratica anche sport.
– Vladimir Vladimirovich, quante trazioni alla sbarra riesce a fare?
– Sai cosa, Aless…
– Io sono Ivan!
– Appunto, ancor meglio!
E ha raccontato che prima arrivava a 15, 17 trazioni, ma poi a causa di un infortunio, ha dovuto smettere del tutto
4. “Platov” era il suo pseudonimo alla scuola dei servizi segreti
È noto (lo ha confermato il suo portavoce, ndr) che Putin non utilizza il telefono cellulare e su internet naviga molto raramente. Ma ad ogni buon conto non gli credono, e gli chiedono se dà un’occhiata al feed di Instagram, se guarda YouTube e quale nickname sceglierebbe…
Putin per tutta risposta ride e dice che dopo una stressante giornata di lavoro, fa fatica anche ad arrivare fino al letto, figurarsi guardare Instagram…
“Non ho nessun rapporto con nessun account sui social network. Niente a che spartire. Per quanto riguarda il nickname… Sarebbe lo pseudonimo, vero? Io lavoravo per i servizi segreti all’estero e usavo spesso pseudonimi, ma usarli ora sarebbe assurdo”. Nella scuola di formazione degli agenti dei servizi segreti il suo pseudonimo era “Platov”.
5. Le tre cose principali della vita: la vita stessa, l’amore e la libertà
“Se dovessi dire quali sono le tre cose più importanti della vita, beh allora direi, in primo luogo la vita stessa; molto importante… E poi amore e libertà”, ha detto Putin.
E ancora, ha raccontato di arrabbiarsi con se stesso quando non riesce a trattenere l’aggressività; che non gli piace essere in condizione di inferiorità, nella parte del più debole; e che dissente categoricamente dalla frase “il fine giustifica i mezzi”.
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