Bandiera arcobaleno durante una manifestazione a Mosca, 6 maggio 2017.
: ReutersC’era anche l’italiano Yuri Guaiana tra i cinque attivisti arrestati l’11 maggio nel centro di Mosca: volevano consegnare alla procura della Federazione Russa le firme raccolte per chiedere che venga fatta chiarezza sui presunti maltrattamenti dei gay in Cecenia, raccontati dalla stampa russa e occidentale. Rbth vi racconta gli arresti avvenuti in Russia negli ultimi mesi ai danni di attivisti LGBT.
Mosca, 11 maggio 2017
Gli attivisti di “Open Russia” volevano consegnare una petizione alla procura generale della Federazione Russa per dimostrare l’elevato numero di firme raccolte sulla piattaforma change.org per la difesa degli omosessuali ceceni. Il gruppo di attivisti voleva far pervenire una copia cartacea del documento alla procura ma è stato arrestato secondo l’articolo 20.2, secondo comma, per l’organizzazione non autorizzata di manifestazioni pubbliche. Nell’arco di poche ore i manifestanti sono stati rilasciati dalla polizia.
San Pietroburgo, 1 maggio 2017
Nel giorno in cui la Russia celebra la Festa dei Lavoratori, a San Pietroburgo sono stati arrestati dai 10 ai 18 attivisti LGBT che stavano protestando contro le presunte oppressioni nella comunità omosessuale in Cecenia.
Gli attivisti si sono cosparsi il corpo e il volto con una vernice rossa e durante la manifestazione si sono sdraiati per terra, come corpi privi di vita.
Il gruppo è stato accusato di aver infranto la normativa sull’organizzazione di manifestazioni pubbliche, così come prevede l’articolo 20.2, oltre a resistenza a pubblico ufficiale.
Vladivostok, 1 maggio 2017
Anche a Vladivostok sono stati arrestati degli attivisti per i diritti LGBT nel giorno della Festa dei Lavoratori. Come prima cose le guardie hanno circondato i manifestanti. Inizialmente hanno chiesto loro di mantenere una distanza di 15 metri dalla manifestazione ufficiale e di rimuovere le bandiere. Poi li hanno fermati. In questura sono stati condotti sei manifestanti su tredici.
Così come riportato dalla stampa, i manifestanti fermati vogliono ora presentare istanza denunciando il comportamento della polizia.
Svetlogorsk, oblast di Kaliningrad,
6 marzo 2017
Un gruppo di attivisti LGBT si è recato a Svetlogorsk per incontrare il sindaco locale, Sergej Davydov, il quale aveva dichiarato che nella sua città di 15.000 abitanti non esistono gay.
Durante il viaggio a Svetlogorsk, però, a pochi chilometri dalla città due attivisti sono scesi dall’autobus e sono stati arrestati. Sono stati rilasciati poche ore dopo. Successivamente in città è stato arrestato il resto del gruppo, accusato di aver violato il regime di frontiera regolato dall’articolo 18.2 del codice amministrativo.
San Pietroburgo, 23 febbraio 2017
Nel Giorno dei Difensori della Patria un gruppo di attivisti LGBT ha organizzato una manifestazione a San Pietroburgo, attaccando ai propri vestiti la scritta “LGBT-spetsnaz” e sventolando le bandiere arcobaleno. Nonostante la manifestazione non fosse stata autorizzata, durante il corteo nessuno è stato arrestato. Uno dei manifestanti, Petr Voskresenskij, è stato però arrestato qualche giorno dopo, il 27 febbraio, mentre si trovava a casa propria, per aver infranto il comma 5 dell’articolo 20.2 sulla violazione delle norme delle manifestazioni. Il giorno successivo è stato arrestato anche un altro attivista, Aleksej Sergeev.
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