Bari, le reliquie di San Nicola volano in Russia: "Evento storico"

La cripta della Cattedrale di Bari dove si trova la Tomba di San Nicola.

La cripta della Cattedrale di Bari dove si trova la Tomba di San Nicola.

: Emanuele Cremaschi
Un frammento di 13 centimetri di una costa sinistra sarà trasferito per due mesi a Mosca e a San Pietroburgo. Monsignor Francesco Cacucci: “I resti sacri non avevano mai lasciato la città di Bari”

Una parte delle reliquie di San Nicola il Taumaturgo, custodite nella Pontificia basilica di Bari, saranno trasferite in Russia per due mesi. Lo storico evento (in 930 anni della permanenza delle reliquie a Bari esse non avevano mai lasciato la città) è stato reso possibile grazie a un accordo raggiunto tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill nel febbraio 2016.

A volare in Russia, prima a Mosca e poi a San Pietroburgo, dal 21 maggio al 28 luglio, sarà un frammento di 13 centimetri di una costa sinistra. La reliquia, sottoposta a un particolare trattamento medico-scientifico, sarà conservata all’interno di una teca e arriverà nella Terra dei Cremlini a bordo di un aereo privato messo a disposizione dalla Federazione Russa.

“Si tratta di un evento eccezionale – ha dichiarato in conferenza stampa monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto -. Queste reliquie non avevano mai lasciato la città”.

Oltre a essere patrono del capoluogo pugliese, San Nicola è uno dei santi più venerati nella Chiesa Ortodossa, oltre che in quella Cattolica. “Ogni anno – ha ricordato monsignor Cacucci -, centinaia di fedeli del patriarcato di Mosca si recano a Bari per venerare le sue reliquie”. Ma questo straordinario evento, ha sottolineato Andrey Boytsow, rettore della Chiesa russa di Bari, darà la possibilità di venerare le reliquie “anche a tutti quei fedeli che non possono permettersi il viaggio fino in Italia”.

Le spoglie di San Nicola, che fu vescovo di Myra (oggi Demre, attuale Turchia), furono conservate nella cattedrale di Myra fino al 1087. Quando Myra cadde in mano musulmana, una spedizione barese di 62 marinai raggiunse Myra e si impadronì di una parte dello scheletro di Nicola, trasferito a Bari il 9 maggio 1087. Secondo la leggenda, le reliquie furono depositate là dove i buoi che trainavano il carico dalla barca si fermarono.

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