E a Napoli si fa largo il ragù alla vodka

Manuela Mirabile del ristorante "Tandem" di Napoli (Foto: Nicola Sellitti)

Manuela Mirabile del ristorante "Tandem" di Napoli (Foto: Nicola Sellitti)

Ecco la storia di un matrimonio insolito: quello tra cucina campana e russa

Un aperitivo, due Paesi che s'intrecciano. Vodka e ragù, la tradizione russa, la cucina napoletana. Assieme, tra un sorso e un boccone. Accade al Tandem, locale nel centro storico di Napoli, inaugurato appena un mese fa. Un vero e proprio laboratorio del ragù - carne bovina e suina cotta in salsa di pomodoro -, da servire assieme alla vodka. E assolutamente unico nel settore. “La mia volontà era di rigenerare nei napoletani il sapore della cucina tradizionale. E ho pensato di associarci un elemento tipico della Russia. Per un matrimonio gastronomico ma anche culturale” spiega Manuela Mirabile, 29 anni, una laurea in Lingua e cultura dell'Europa orientale.

E un sogno: aprire un ristorante napoletano al centro di Mosca per iniziare i russi al culto del ragù. “Ho vissuto a Parigi due anni, Glasgow, sono stata nella capitale russa. Una città che mi ha affascinato. Ho anche studiato il russo, fa parte della mia storia personale, del mio modo di essere. E l'ho portato in cucina”. Nel frattempo, a un tavolo del Tandem arriva l'aperitivo, da consumarsi secondo un rituale preciso. Precedenza alla vodka. Per un frammento di liturgia culinaria. Tirare fuori il respiro, poi un sorso di vodka, con l'immediato profumo nelle narici del basilico su un pezzo di pane immerso nel ragù. Così da contrastare la sensazione provocata dall'alcol in gola. Poi si assapora lentamente. E i sapori si moltiplicano. “Lo serviamo con tre cicchetti, un piatto di ragù, pane. Attraverso la cultura russa sono convinta di poter arrivare alla vera napoletanità. E così i miei clienti. Presto ho intenzione di inserire nel menu anche altre specialità russe, come la carne, lo shashlik”, spiega la titolare del locale.

L'idea della ricetta è venuta da una cliente. “Questo posto è meta anche di tanti stranieri, tanti russi in visita a Napoli” aggiunge Manuela. La passione viscerale per la Russia è scoppiata durante una vacanza, a Irkutsk, piccola oasi d'Europa nella Siberia centrale: “Sono rimasta incantata dagli occhi cerulei di una 80enne siberiana, intensità e colore mai visti in vita mia in nessun italiano. Da quel momento Italia e Russia per me sono divenuti complementari. Anzi, l'una senza l'altra è zoppa”. Il personale del locale, dieci persone compreso due russi, Ivan, cuoco di Mosca e Natalia, cameriera, serve i clienti in lingua russa, così come gli spagnoli, francesi, inglesi nella loro lingua natale. Mentre sulle tv sono messe in onda microscene, videorap con il ragù tema fisso.

Gli attori sono i dipendenti. “Un modo per farli sentire a casa, per un'accoglienza che li metta a proprio agio. Spesso vengono fuori lunghe chiacchierate con i clienti. All'insegna di brindisi con un buon cicchetto di vodka, ovviamente”. Il Tandem rientra tra le dieci attività d'impresa finanziate dal Comune di Napoli tramite l'assessorato alle politiche giovanili, attraverso la misura Sviluppo Napoli. Che fornisce sostegno concreto allo sviluppo economico del territorio. Un assegno da 20 mila euro per una giovane impresa, per investire nel talento. Nel coraggio dei giovani. In questo caso, con la Russia nel cuore e sotto al palato.

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