I droni sull'Artico

I nuovi apparecchi saranno dotati di termocamere, sensori laser, radar e videocamere (Foto: Ufficio Stampa)

I nuovi apparecchi saranno dotati di termocamere, sensori laser, radar e videocamere (Foto: Ufficio Stampa)

In accordo con i documenti della Commissione militare-industriale, gli aerei verranno impiegati per il controllo dei condotti energetici

Per il 2016 le regioni a Nord della Russia saranno monitorate sul posto da droni dotati di termocamere, sensori laser, radar e videocamere. Il loro utilizzo è previsto dalla roadmap del "Trasporto innovativo del Nord", messo a punto dal gruppo di lavoro della Commissione militare-industriale del governo russo in collaborazione con l’associazione dei metalmeccanici siberiani. Tale documento è stato firmato durante l’XI Forum economico di Krasnoyarsk terminato il 1° marzo. I programmi della roadmap fanno riferimento a due modelli di velivoli: il drone DP-27 "Anyuta" e il pallone frenato EMAK.

Le specifiche

Per ora esiste un unico esemplare di "Anyuta" che fu presentato al MAKS-2011 (il Salone Internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio). Il velivolo ha un corpo a forma di disco che può contenere 520 metri cubi di elio ed è in grado di aumentare il carico utile di 200 kg ad un’altezza di 1 km. L’aerostato EMAK è stato testato un anno fa

Entrambi sono stati progettati dalla "Dolgoprudny Design Bureau of Automatic Systems" nei pressi di Mosca, ma la loro produzione in serie non è stata ancora avviata.

Nel documento si parla dell’utilizzo di droni per il controllo di oleodotti e gasdotti. Ma nella Commissione si parla anche di loro possibili applicazioni militari: per esempio, per monitorare i confini, per ritrasmettere segnali, per rilevare sottomarini e per ricercare mine nelle superfici d’acqua. Tuttavia si potrà trarre vantaggio dal loro doppio impiego solo con l’inizio di una produzione di massa.

In generale, gli aerostati e i droni saranno molto più economici di qualsiasi altro mezzo di ricognizione aerea, secondo il presidente del consorzio "Augur-RosAeroSystems" (che produce dirigibili per i trasporti), Gennady Verba. "Queste piattaforme consentono il sollevamento di qualsiasi apparecchiatura. Allo stesso tempo aumenta di molto il raggio d’azione dei sensori e la copertura del territorio. In più, nessun altro aeromobile riesce a funzionare così a lungo", ha evidenziato Verba.

L’ex-comandante delle forze aeree russe, Vladimir Mikhajlov, ritiene che a breve i dirigibili diventeranno di nuovo parte dell’aviazione militare, come è accaduto all’inizio del XX secolo. "Quando i dirigibili sono stati ritirati dalle forze aeree, in essi veniva utilizzato un gas esplosivo. Ora le tecnologie sono avanzate e i dirigibili stanno andando in una direzione estremamente promettente: essi sono economici, non hanno bisogno di aerodromi e qualsiasi campo è adatto al loro atterraggio", dice Mikhajlov.

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