I riti di Tatjana per la festa degli studenti

Molti studenti russi rispettano scaramanzie e tradizioni per superare gli esami (Foto: Itar Tass)

Molti studenti russi rispettano scaramanzie e tradizioni per superare gli esami (Foto: Itar Tass)

Come ogni anno il 25 gennaio, nel giorno dedicato alla martire, gli universitari russi celebrano l’anno accademico. Russia Oggi vi presenta le scaramanzie più singolari che i ragazzi adottano per superare gli esami

Il 25 gennaio è considerata la festa più importante per gli studenti russi. Proprio in quel giorno, nel 1755, l’imperatrice Elisabetta Petrovna firmò il decreto con il quale si stabiliva l’apertura dell’Università di Mosca. Casualmente, l’inaugurazione coincise con il giorno dedicato alla santa martire Tatjana, morta a Roma nel terzo secolo. Così il giorno degli studenti in Russia è diventato il giorno di Tatjana.

Per questa festa abbiamo stilato una lista delle tradizioni studentesche più popolari in Russia. Non tutti gli studenti russi ovviamente si attengono alle tradizioni. Ma sono ancora in molti a rispettare questi riti scaramantici

1. Non lavare i capelli alla vigilia di un esame, altrimenti “tutte le conoscenze verranno lavate via”. È chiaro che a soffrire di questa tradizione siano soprattutto le ragazze che inventano diversi espedienti: chi si presenta all’esame con un cappellino, chi indossa un fazzoletto.

L’effetto migliore si ottiene se lo studente prima dell’esame non si taglia neanche i capelli. Gli uomini, al contrario, non dovrebbero radersi. Alcuni indossano gli stessi vestiti per tutta la durata della sessione d’esame. In compenso, verso la fine degli esami gli studenti con i capelli sporchi, la barba incolta, spettinati e vestiti di stracci possono vantare eccellenti conoscenze.

2.Toccare il naso del cane e il fucile nella stazione della metropolitana moscovita Ploshad Revolyutsij di Mosca è un rituale che promette grande fortuna per l’esame. Se avete visto queste statue, saprete che il naso e il fucile sono stati consumati dalle carezze di molte generazioni di studenti-pellegrini, al punto di aver acquisito un luccichio tendente al giallo.

3. Secondo una credenza popolare, alla vigilia della verifica mettere il libro aperto sotto il cuscino può aiutare a rafforzare le conoscenze. La leggenda dice che il sapere, attraverso un canale metafisico, si trasferisca da solo nella testa dello studente. C’è ancora una variante di questa tradizione: prima della sessione invernale bisogna addobbare l’albero non con le classiche decorazioni natalizie, bensì con gli appunti.

4. Gli studenti più pigri semplicemente tentano di garantirsi un buon voto senza alcuno sforzo, tentando di catturare la cosiddetta “chaljava”(espressione che identifica qualcosa che viene ottenuto senza sforzo, gratuitamente, ndr). Per di più, la catturano nel vero senso della parola: la mezzanotte prima dell’esame aprono la finestra e gridano per tre volte “Chaljava fatti prendere!” scuotendo il libretto dove verrà messo il voto. Per tutta risposta, dalle finestre di vicini spesso si sente rispondere: “Non ci sarà alcuna Chaljava“.

5. Le avventure della “zachetka” (così gli studenti chiamano il libretto universitario) non finiscono qui. Dopo aver preso la “chaljava” bisogna richiuderla repentinamente (in modo che essa non voli via) e alcuni per maggior sicurezza la assicurano persino con una cordicella. Il libretto potrà essere riaperto solo dall’esaminatore, altrimenti, non ci sarà alcuna “chaljava”.  Questo, però, potrebbe risultare un problema, dal momento che alcuni professori, prima dell’esame, chiedono allo studente di aprire il libretto e posarlo sul bordo della scrivania.

6. Lo studente deve pensare bene all’ordine in cui sosterrà gli esami. Sostenere l’esame di educazione fisica per primo è categoricamente sconsigliato, altrimenti “toccherà correre per tutta la sessione”, vale a dire che nelle altre materie bisognerà ripetere l’esame.

7. Una di queste tradizioni porta il singolare nome di “Muso nella kasha”. Si presuppone che per la colazione prima dell’esame ci debba necessariamente essere la kasha, varietà “Hercules”, con confettura di mirtillo. Circolano leggende terribili a proposito di valutazioni negative per coloro che hanno osato sostituire la confettura di mirtilli con quella, ad esempio, di lampone. Come si evince dal nome, prima di mangiare la kasha è necessario immergervi il viso e, senza pulire ciò che è rimasto attaccato, mangiare quel che resta.

8. Inoltre non si può estrarre a caso il biglietto con le domande dell’esame, ma bisogna farlo esclusivamente con la mano sinistra, facendo leva sulla gamba sinistra. La cosa più importante è che queste manovre passino inosservate al professore, viceversa questi potrebbe pensare che vi affidiate alla banale fortuna e non a solide conoscenze.

9.  Dopo aver superato positivamente l’esame, il fortunato deve “dare il cinque” a tutti quelli che attendono il proprio turno, in modo da passar loro la buona sorte.

10. E infine, dopo aver superato tutti gli esami ci si può anche rilassare: fare un bel falò di appunti e quaderni delle materie sostenute e saltare il falò, in modo da aver fortuna nella sessione successiva. Ovviamente chi è solito prendere appunti sul computer o sull’iPad generalmente non osserva questa tradizione.

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