Mal di testa. Nausea. Malessere diffuso. Durante le vacanze, è quasi inevitabile, capita spesso di svegliarsi al mattino con i postumi di una sbornia. I rimedi per combatterli sono molti. Ecco quelli originali della Federazione. Il vademecum della milizia antisbronza.
C’è una saggezza popolare che dice: “Ciò che è buono per un russo alla sera, è un male per lui al mattino”. È un tratto caratteristico della cultura russa, quello di affrontare i piccoli mali, come può essere una sbornia mattutina, con un pizzico di ironia. Il modo più ovvio per curare una sbornia è il principio “similia similibus curantur”, cioè curare i simili con i simili, come sosteneva Paracelso, un omeopata che visse nel XVI secolo. Per questo, gli alcolisti esperti bevono birra o vodka al mattino seguente. Michail Bulgakov nel suo romanzo "Il Maestro e Margherita" descrive quella che si può definire una colazione post sbornia ideale. “Un vassoio con del pane bianco affettato, del caviale pressato in un vasetto, funghi porcini marinati su un piattino, un tegame, e, infine, della vodka in una voluminosa caraffa. Stepan rimase sorpreso soprattutto nel vedere la caraffa appannata dal freddo. Del resto, la cosa era comprensibile: la caraffa, infatti, si trovava in una bacinella piena di ghiaccio”.
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La cosa importante è non esagerare. È davvero breve il passo che separa una semplice sbornia da una vera e propria abbuffata alcolica. Se al mattino si beve più del necessario, poi, si rischia di voler continuare a farlo. E così si va avanti, il secondo giorno, il terzo. Ci sono parecchie storie di personaggi celebri che avevano il vizio dell’alcol in Russia. Il grande compositore Modest Mussorgsky, ad esempio, era un alcolizzato e la sua passione per il bere ostacolò notevolmente la sua creatività musicale. Il famoso poeta Sergei Esenin diventava piuttosto aggressivo sotto gli effetti dell’alcol e poteva colpire qualcuno alla testa con una bottiglia. Le bevute compulsive sono state spesso causa di suicidi o omicidi. Per esempio, vi è una versione secondo cui Alexander Fadeev, capo dell'Unione degli Scrittori sotto Stalin, si suicidò mentre versava in stato di ebbrezza. Il poeta Nikolai Rubtsov venne ucciso dalla ragazza, Lyudmila Durbina, anch’ella poetessa, durante un litigio da ubriachi.
I russi hanno vari rimedi per combattere la sbornia del giorno dopo. In Siberia, in questi casi, le persone sono solite recarsi in una sauna per poi farsi una bella doccia fredda. Si tratta di un metodo efficace, ma che nasconde un’insidia non da poco: in caso di predisposizione a malattie cardiovascolari, si può rischiare un ictus o un infarto. Dopotutto il corpo è già avvelenato dall’alcol e simili procedure non fanno che metterlo a ulteriore prova.
Vi sono anche metodi più “dolci”. C’è chi ad esempio beve la salamoia dei sottaceti o dei crauti. Ciò aiuta a regolare l'equilibrio idroelettrolitico del corpo. Per le stesse ragioni è consigliabile bere latte di cavalla, ayran, yogurt o kvas fatto in casa. Tutte queste bevande hanno un'azione simile alla salamoia. Persone esperte consigliano la zuppa di hash armeno come rimedio disintossicante mattutino. Ciononostante questo piatto richiede una preparazione piuttosto lunga. Ci vogliono dalle cinque alle sei ore per bollire lo stinco di manzo. Tranquilli! Vi è una versione più semplice per i più impazienti: un buon brodo o qualsiasi zuppa oleosa. Per chi, poi, non mangia cibi grassi o ha paura del colesterolo in eccesso, l’unico rimedio universale che può essere raccomandato è quello di non ubriacarsi durante le vacanze.
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