Ragazza con tatuaggi (Foto: PhotoXpress)
Circa dodici anni fa i tatuaggi si sono diffusi in Russia come un’epidemia. Dal nulla furono aperti tre negozi specializzati. Frequentare un corso di tatuaggio richiedeva soltanto due settimane. E i certificati di tatuatore erano rilasciati a tutti. Chiunque poteva procurarsi quasi ovunque le apparecchiature necessarie e altri accessori. Poco alla volta hanno aperto altri posti nei quali farsi tatuare e i tatuaggi sono dilagati, diventando estremamente popolari. “Io raccolgo i cocci di quel periodo” ha detto al corrispondente di Moskovskiy Komsomolets Avramenko, inventore di un procedimento che cancella i tatuaggi.
“La percentuale di persone che si fanno rimuovere i tatuaggi nel corso degli anni è aumentata. Ormai venti persone tatuate su cento vogliono sbarazzarsi delle leggerezze commesse in passato. Talvolta si vergognano di mostrare i loro tatuaggi e arrivano al punto di cercare di cancellarli da soli, adoperando addirittura i trapani normali, oppure applicando sull’area del tatuaggio un po’ di permanganato di potassio che nel giro di poche ore corrode la pelle. In seguito lavano bene l’area interessata con acqua e attendono che la piaga si cicatrizzi”.
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Tatuaggi antichi dal freddo |
L’esperto racconta che in qualche altro caso le persone tatuate pentite si fanno bucare dalle medesime apparecchiature per i tatuaggi e iniettare una soluzione di latte e streptocid. Questo metodo è stato inventato in prigione. Il latte indubbiamente schiarisce il tatuaggio e lo rende meno evidente, ma in due o tre giorni la pelle interessata inizia a staccarsi. Il processo di cicatrizzazione inizia a un mese di distanza da quando termina il distacco. “Per rimuove i tatuaggi, alcuni ricorrono a un sistema casalingo con il sapone delle pulizie. Lo versano sul lembo di pelle che ha il tatuaggio. Il sapone contiene un’alta percentuale di alcali, e così oltre alla normale ustione entro due o tre giorni appare una bruciatura chimica. Poi bisogna rimuovere il lembo di pelle ustionato e attendere che la piaga si cicatrizzi” spiega Avramenko. Egli aggiunge che neppure con il laser è possibile eliminare del tutto un tatuaggio: si ottiene soltanto di renderlo meno evidente.
“In passato ho lavorato come tecnico laser in un istituto di ricerca. Abbiamo messo a punto un dispositivo in grado di fermare le emorragie in caso di gravi ferite. Poi un giorno ho provato a togliere un tatuaggio a un amico con quell’apparecchio e ha funzionato! La procedura è semplice: si pratica un forellino di 2-3 millimetri nell’area del tatuaggio, si applica il laser e l’inchiostro si trasforma in fumo e scompare. Poi si disinfetta la ferita con alcol ed entro sei mesi garantisco che nella stessa zona cresce uno strato nuovo di pelle” spiega l’esperto. Molto più difficile è rimuovere i disegni a forma di anello dalle falangi delle dita. “Gli anelli a sigillo di solito si tatuano in prigione. Quando però si esce dal carcere, è pressoché impossibile trovare un posto di lavoro marchiati con quei simboli. Per 400 dollari io rimuovo anche quelli. I clienti pagano senza pensarci due volte, perché altrimenti non saprebbero proprio come fare” dice Avramenko.
Il tecnico del laser ottico dice di aver sentito così tante storie su tatuaggi non più graditi che ora pensa perfino di poter scrivere un libro su questo argomento. “Le ragazze si fanno cancellare le rose dal petto, piccoli disegni sulla schiena, fiorellini e farfalle sulle spalle. I giovani vogliono far sparire lupi e tigri non più di moda. Le giovani coppie spesso si rivolgono a me per cancellare i nomi che si sono tatuati a vicenda sul polso. Una volta ho ricevuto un ex paracadutista che aveva tatuaggi molto complessi con aeroplani, ali, paracadute e la morte con tanto di falce. Mi ha supplicato di togliergli quel tatuaggio, a qualsiasi prezzo, perché era convinto che gli stesse portando sfortuna. Ho clienti che si sono tatuati il numero “666” e si sono pentiti. Una volta i genitori di un ragazzo quindicenne mi hanno chiesto di far sparire dal corpo del figlio un tatuaggio con la scritta “Vivi di corsa, muori giovane”. Il ragazzino era in coma. Mi è capitata anche una ragazza che sulla natica destra portava tatuata la scritta “Proprietà di Misha”. Un’altra signora ha chiesto che le togliessi dal petto il tatuaggio del nome Arthur” racconta Avramenko.
Lo specialista nella cancellazione di tatuaggi rimuove spesso disegni di farfalle, delfini e pantere. “Ormai nessuno vuole più tenersi il tatuaggio di un delfino: chi continua a portarlo è considerato un perdente. Oltre tutto, in Russia c’è una prigione per ergastolani che si chiama Delfino. Lo stesso vale per le farfalle: si è ormai diffusa l’idea che la farfalla rappresenta una donna perdente. Queste idee nascono tutte a livello inconscio, naturalmente”. Avramenko mette anche in guardia dall’idea di farsi tatuare ideogrammi sul corpo e ricorda molto bene il caso di un cliente che aveva chiesto un tatuaggio con il simbolo cinese della ricchezza e si è ritrovato con un ideogramma coreano che significa demonio. “Un giorno è venuto a trovarmi con una strana richiesta un signore anziano, sulla settantina: voleva farsi cancellare dal pene un’iscrizione frivola. Stupito, gli ho chiesto perché, in quanto chi mai avrebbe potuto vederla? Il signore anziano, confuso, mi ha detto che in famiglia sono nudisti e al mare si vergogna di mostrare il tatuaggio al nipote…”.
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