Sposarsi in Daghestan: tradizioni, usanze e curiosità

La cerimonia di un tipico matrimonio rurale in Daghestan (Foto: Ivan Dementievsky)

La cerimonia di un tipico matrimonio rurale in Daghestan (Foto: Ivan Dementievsky)

Visitare le comunità remote del Caucaso è un’esperienza magnifica; unirsi, poi, alla gente del posto, durante le celebrazioni di un matrimonio, è il modo migliore per capire come sia la vita autentica in questi villaggi

Il Daghestan è famoso per la varietà dei gruppi etnici che lo popolano, così fieramente attaccati alle loro tradizioni, usanze e culture. Il Daghestan vanta una varietà culturale straordinaria: ogni paesino di montagna ha i propri riti e costumi. Molti di questi rituali e credenze traggono origine da eventi storici e risalgono a molto tempo fa, quando il popolo daghestano professava altre religioni e venerava altre divinità.

Matrimonio in Daghestan,
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Questo stretto legame con le usanze del passato è chiaramente visibile nella tradizione nuziale: il matrimonio è uno degli eventi più importanti non solo per i novelli sposi e le loro famiglie, ma anche per l’intero villaggio. Alla cerimonia partecipa spesso tutto il paese, oltre a molti familiari e abitanti provenienti da altri villaggi o città. Arrivano da molto lontano per essere presenti alle nozze di parenti, amici e concittadini.

Solitamente, i matrimoni in Daghestan si celebrano tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Vi è una spiegazione dietro la scelta di questo periodo dell’anno: si tratta del momento in cui frutta e verdura, protagoniste indiscusse di ogni banchetto che si rispetti, sono ormai mature.

A volte capita che un villaggio celebri più di un matrimonio. In queste occasioni le attività di tutti i giorni si interrompono e l’intero villaggio viene pervaso da un avvolgente atmosfera di festa. Gli artigiani chiudono le botteghe e le bancarelle e tutti partecipano ai preparativi per il grande giorno.

Gli anziani del villaggio dedicano qualche giorno alla suddivisione delle responsabilità, come quella di spedire gli inviti, acquistare le vivande, scegliere i musicisti, decidere il luogo delle nozze e quale ordine dare a tutte queste attività.

Di norma, un matrimonio in Daghestan dura tre giorni ed esistono delle regole molto precise su come esso vada celebrato.

Nel villaggio di Balkhar

Gli artigiani del Daghestan
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Balkhar è un paesino di alta montagna noto per la lavorazione dell’argilla. È da tempo ormai che le brocche di ceramica, i vasi e i giocattoli per bambini prodotti in questo piccolo centro montano, sono conosciuti e apprezzati anche in altre città. Balkhar è famoso, inoltre, per le cerimonie nuziali, alle quali partecipano persone provenienti da ogni angolo del Daghestan. Queste cerimonie possono trasformarsi in un evento curioso e inaspettato per i turisti in visita.

La parte più interessante e insolita della cerimonia ha luogo il secondo giorno. Al tramonto, le donne si recano in processione alla casa dove gli sposi andranno a vivere, portando doni nuziali: vasi, tappeti, tessuti, piatti, insomma tutto quello di cui la coppia avrà bisogno nella nuova dimora. Una volta calata la sera, gli uomini, compreso lo sposo, accendono le torce e vanno a casa della sposa. Le strade dei villaggi di montagna non sono illuminate, quindi le torce rappresentano l’unica fonte di luce.

Una volta raggiunta la casa della sposa, il corteo di uomini, tra risate, grida e buonumore, incontra i familiari della ragazza e si siedono tutti assieme a un lungo tavolo. Nel frattempo, le donne si riuniscono nella stanza della sposa. Dopo una breve conversazione e qualche giro di danza, una delle donne più anziane si presenta nella camera della ragazza per controllare come stiano andando le cose e aiutare la sposa a vestirsi. Oltre a indossare il tradizionale abito, la sposa viene avvolta in un velo che le impedisce di vedere. Dopodiché, viene accompagnata fuori.

Foto: Ivan Dementievsky

La vestizione della sposa (Foto: Ivan Dementievsky)

La folla, con le torce in mano, si dirige di fretta verso la casa dello sposo: è qui che viene condotta la sposa. Durante la processione, ogni casa del villaggio accende un falò in segno di saluto. Se la ragazza passa davanti a un’abitazione in cui il falò non è stato acceso, significa che vi è un conflitto grave con la famiglia dello sposo o della sposa.

Quando la ragazza, aiutata dalle amiche, giunge a casa dello sposo, tutti sono già dentro che la aspettano. Di solito c’è così tanta gente che non tutti riescono a entrare. Prima di riunirsi con lo sposo, la ragazza deve far rotolare sul pavimento una pagnotta rotonda e piatta. Se questa si posa a terra con il lato decorato verso l’alto è di buon auspicio, se invece tocca il suolo con il lato decorato verso il basso è sinonimo di disgrazia. Per evitare che ciò avvenga, alcune donne anziane si siedono accanto all’ingresso e osservano il pane rotolare: se vedono che rischia di cadere male, gli danno una spinta per far sì che si posi a terra nel modo corretto. 

Foto: Ivan Dementievsky

L'attesa degli sposi (Foto: Ivan Dementievsky)

Come arrivare: il villaggio di Balkhar si trova nella parte alta del Daghestan, nella regione di Akushin. Dalla capitale Makhachkala, potete prendere un autobus o un minibus per il villaggio di Akusha. Da lì, poi, la soluzione migliore è cercare un taxi e, percorsi tredici chilometri, vi troverete a Balkhar.

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