A San Pietroburgo è stato spostato per la prima volta un edificio storico

City Solutions
L’Orfanotrofio Imperiale sull’argine della Chjornaja Rechka doveva fare spazio a un cantiere edile, ma non poteva essere demolito per il suo valore architettonico

L’edificio di due piani, del peso di 3.200 tonnellate, è stato spostato prima di 7 metri a ovest e poi di 45 metri a sud. Risalente al 1913 si trovava in un’area destinata a un cantiere edile. Negli ultimi anni i locali dell’Orfanotrofio Imperiale erano stati destinati ad uffici, ma visto il suo valore storico, non poteva essere demolito.

La tecnica che è stata utilizzata per spostarlo (sebbene per San Pietroburgo sia stata la prima volta) è ben nota: allo stesso modo negli anni Trenta, a Mosca, erano stati spostati diversi palazzi.

LEGGI ANCHE: Urss, quando si spostavano gli edifici

La facciata dell’edificio è stata rinforzata con un’armatura metallica e sotto di esso sono state gettate due lastre di cemento armato. A quella superiore è stato fissato un martinetto idraulico (una sorta di cric molto potente), mentre quella inferiore è stata utilizzata come trampolino. La struttura è stata poi spostata su binari appositamente predisposti. La velocità media di movimento? Quattro centimetri al minuto.

Alla fine del 2025, su questo sito dovrebbe sorgere un nuovo complesso residenziale.

LEGGI ANCHE: Mosca: così si sposta un’antica torre di 1.600 tonnellate per evitarne la demolizione (VIDEO)

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie