A fronte del significativo aumento dei casi di Coronavirus a Mosca e nella regione di Mosca è stato emesso un ordine che impone a un’ampia categoria di cittadini di sottoporsi alla vaccinazione obbligatoria. La decisione è stata presa dal capo del Rospotrebnadzor moscovita (l'autorità per la Salute russa), come si legge qui e qui.
La misura riguarda una parte importante della cosiddetta popolazione “attiva”, che è quella più colpita dall’infezione: una percentuale pari al 73% a Mosca e al 70% nella Regione di Mosca sul totale dei nuovi casi registrati.
Di conseguenza i lavoratori di molti settori, perlopiù legati ai servizi, saranno tenuti a vaccinarsi: si tratta prevalentemente dei dipendenti di attività commerciali, saloni di bellezza, ristoranti, palestre, trasporti pubblici, uffici postali, tassisti, oltre al personale delle istituzioni culturali (biblioteche, musei, teatri, cinema...) e dell’istruzione, fino ai dipendenti delle banche.
I cittadini che lavorano in questo settore avranno tempo fino al 15 luglio per adeguarsi. Nel caso di un vaccino a due dosi, le disposizioni si riferiscono alla prima iniezione. L’obbligo non si estende alle persone con comprovate controindicazioni mediche al processo di vaccinazione.
Il 15 giugno sono stati registrati a Mosca 6.805 nuovi casi di infezione, rispetto ai 2.430 del 18 maggio. Nella regione di Mosca, le cifre sono rispettivamente 1.135 e 709.
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