Covid, risalgono i contagi in Russia: aumenteranno le persone che dicono sì al vaccino?

Evgenij Sinitsyn/Xinhua/Global Look Press
A fronte di un diffuso scetticismo e della nuova crescita della curva dei contagi, un sondaggio ha cercato di capire l’atteggiamento dei russi verso il preparato anti-Covid

Risale la curva del contagi da Covid-19 in Russia, dove negli ultimi giorni si è registrato il numero di casi più alto dalla fine di febbraio. Il 16 giugno in tutto il paese si sono contati più di 13.300 nuovi contagi (5.782 nella sola Mosca), 396 morti (di cui 75 a Mosca) e più di 10.000 guariti (3.300 nella capitale). 

Il sindaco della capitale russa Sergej Sobyanin ha quindi annunciato nuove restrizioni: dal 13 al 20 giugno 2021 saranno sospese le attività di ludoteche e i punti di ristoro in nei centri commerciali, le aziende sono invitate a far lavorare da remoto almeno il 30% dei dipendenti non vaccinati e sono stati annunciati 5 giorni non lavorativi (dal 15 al 19 giugno). E mentre il Covid guadagna nuovamente terreno, la campagna di vaccinazione prosegue nel tentativo di fermare la corsa del virus. Ma cosa ne pensano i russi del vaccino? 

Secondo un recente sondaggio condotto dal centro Vtsiom, il 60% dei russi dice di avere una visione positiva (il 31% “decisamente positiva” e il 29% “piuttosto positiva”) nei confronti della vaccinazione di massa; il 22% ammette di avere una visione negativa (il 12% “decisamente negativa” e il 10% “piuttosto negativa”) mentre un 15% della popolazione si dice indifferente. Da notare che la percentuale di contrari al vaccino sembra essere inferiore rispetto a quella di un analogo sondaggio condotto nel gennaio scorso.

Il 17% degli intervistati ha detto di essersi già vaccinato (alla fine di aprile era l’11%); il 22% ha detto che sarebbe “probabilmente” disposto a farlo mentre il 16% sostiene di farlo “sicuramente”; sul fronte dei contrari, il 26% degli intervistati ha dichiarato di non volerlo fare “sicuramente”, mentre il 16% ha detto che “probabilmente” non lo farà.

Le motivazioni che spingono i russi a vaccinarsi sono la paura di ammalarsi e di contagiare gli altri (13%), il desiderio di proteggere se stessi e i propri cari (5%), la fiducia nella vaccinazione e l'abitudine ai vaccini (4%), il desiderio di stare bene (4%). 

Le ragioni citate dalla comunità dei no-vax sono la mancanza di informazioni sufficienti sul vaccino (8%), la paura degli effetti collaterali (8%), la mancanza di fiducia (5%), la mancanza di desiderio o necessità (4%).

Infine, il 53% degli intervistati definisce “sufficiente” la quantità di informazioni disponibili sulla vaccinazione: una percentuale ben più alta dell'11% che le considera troppo parziali.

Il sondaggio è stato condotto il 6 giugno su un campione di 1.600 cittadini russi di età superiore ai 18 anni.

La vaccinazione di massa in Russia è iniziata il 18 gennaio. Attualmente nel paese sono stati approvati quattro preparati: Sputnik V e Sputnik Light, sviluppati dall'Istituto Gamaleja di Mosca, EpiVacCorona del centro siberiano Vektor, e CoviVac del centro Chumakov.



Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie