Cinque robot Made in Russia che potrebbero rivoluzionare le nostre vite

Ufficio stampa
Umanoidi che interagiscono con i clienti, robot che disinfettano e misurano la temperatura a distanza, macchine che promettono di cambiare il mondo dell’agricoltura: non è fantascienza, ma una realtà più vicina di quanto si possa immaginare…

1 / Robot per la disinfezione e la misurazione della temperatura 

La società di robotica Promobot, con sede a Perm, negli Urali, ha creato alcuni robot che potrebbero fare la differenza in questi tempi di pandemia: stazioni di misurazione della temperatura a distanza, robot per la disinfezione e robot-consulenti per le cliniche mediche, capaci di misurare la temperatura e altri parametri vitali.

Promobot Thermocontrol è un terminal autonomo per la misurazione della temperatura a distanza in aree altamente frequentate. La misurazione non richiede più di 5 secondi e ha un margine di errore di appena 0,2°C. 

Il robot disinfettante Scorpion, a forma di piccolo serbatoio, viene controllato a distanza grazie a dei sensori a ultrasuoni e ai sistemi di navigazione GPS/GLONASS che gli consentono di superare gli ostacoli, come scale e marciapiedi. Il robot è dotato di una cisterna contenente un liquido disinfettante e un dispositivo per spruzzarla.

2 / Droni-corriere 

La società russa Copter Express Technologies (COEX) sviluppa veicoli aerei senza pilota per la consegna di piccole merci; potrebbero essere utilizzati al posto dei corrieri umani. Il mini quadrirotore COEX Pelican, ad esempio, è in grado di consegnare un pacco del peso massimo di 2 kg; la sua velocità massima è di 75 km/h con un raggio di consegna di 5 km. Mica male!

3 / Agrobot: la nuova rivoluzione agricola

Agrobot non è un semplice robot, ma un intero sistema autopilotato per le macchine agricole, capace di automatizzare molte attività, rendendo il processo agricolo più veloce e mirato, senza la necessità di impiegare manodopera umana.

La macchina sviluppata da Aurora Robotics è in grado di coltivare terreni in zone remote e in climi rigidi; può operare di notte e in presenza di fumo o nebbia, e non teme il freddo o le precipitazioni.

Tali sistemi aprono le porte all'era dell'agricoltura “di precisione”: agli occhi dei robot, infatti, i campi non sono tutti uguali: zone diverse necessitano diverse quantità di concimazione. E si attivano per soddisfare questi criteri.

4 / Robot per spegnere le esplosioni nei pozzi petroliferi 

Il robot idraulico pesante ROIN RTP-M, costruito da Intehros, è progettato per spegnere le esplosioni che si possono verificare sui pozzi di gas e petrolio. Qualsiasi incidente in un pozzo, infatti, può facilmente trasformarsi in un disastro ambientale e rappresentare un enorme rischio per le squadre di pronto intervento.

L'RTP-M tiene gli esseri umani ben lontani dalla zona pericolosa e può spegnere un incendio a 1,5 km di distanza. L'azienda russa prevede di presentare la sua invenzione - già brevettata - sul mercato mediorientale.  

5 / Robot per gli spazi pubblici 

Kiki è un robot di servizio mobile interattivo di nuova generazione, in grado di tenere una conversazione con una persona (utilizzando una rete neurale ad autoapprendimento) e di imitare i gesti umani. Il robot ha 17 gradi di libertà (nella robotica questo significa articolazioni mobili) e vanta una vasta gamma di espressioni facciali e gesti; può ruotare il collo e il corpo, e le zone sensibili del corpo reagiscono al tatto. 

Il compito principale di Kiki è quello di “attirare l'attenzione” degli umani: può eseguire ordini, accettare pagamenti e conversare con i clienti di un negozio. 

Se siete curiosi di conoscere altri robot che potrebbero rivoluzionare le nostre vite, scopriteli sul Forum internazionale Robots Against COVID-19, che si è tenuto online il 18 e 19 dicembre.



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