Perché Neil Armstrong viene definito “astronauta”, mentre il pioniere russo dello spazio Yurij Gagarin "cosmonauta"? Russi e americani si riferiscono ai membri dei rispettivi equipaggi dei voli spaziali in modo diverso. Anche se il loro lavoro comporta gli stessi rischi, le medesime responsabilità e ricompense, il nome è stranamente diverso.
Alla base di questa differenza c’è un’origine simile delle due parole: entrambe le radici derivano infatti dalla lingua greca, dove "cosmo" (κόσμος in greco) si riferisce a "universo", mentre "astro" (αστρον in greco) significa "stella".
In entrambi i casi, la seconda parte di ogni parola deriva dalla parola greca "nautes" (ναύτης in greco), che significa "marinaio". Di conseguenza, i russi si riferiscono ai membri del loro programma di volo spaziale come a coloro che "navigano nell'universo", mentre gli americani a coloro che "navigano tra le stelle". Sebbene entrambi i termini si riferiscano esattamente alla stessa occupazione, i russi usano la parola "astronauta" in un contesto diverso rispetto agli americani.
Mentre la NASA usa "astronauta" per definire i membri dell'equipaggio della sua navicella spaziale, i russi preferiscono usare la parola con un significato diverso.
Prima che Ary Sternfeld, un ingegnere polacco nato nell'Impero russo nel 1905 (e morto a Mosca nel 1980) coniasse la parola "cosmonautica", il termine alternativo russo "zvezdoplavanie" (che significa "navigare tra le stelle") era ampiamente utilizzato in Russia. Ma ciò avveniva molto tempo prima del primo volo nello spazio: fu solo allora, infatti, che le autorità sovietiche decisero di utilizzare una volta per tutte la parola "cosmonauta".
Secondo un’altra teoria, viene attribuito il merito di aver coniato il termine "cosmonauta" e di averlo reso popolare nella comunità aerospaziale russa - in contrapposizione al termine "astronauta", usato in Occidente - a un ingegnere aerospaziale russo di nome Mikhail Tikhonravov (1900-1974).
Per i sovietici, il prefisso "astro" (che in latino significa "stella"), presente nella parola "astronauta", suggeriva l’idea di lunghi viaggi spaziali verso le stelle, e suggeriva un’accezione prettamente legata alla fantascienza. Così, mentre i cosmonauti facevano parte della vita reale ed erano membri dell’equipaggio delle navicelle spaziali che viaggiavano nello spazio vicino, gli astronauti - secondo la comprensione russa - erano viaggiatori spaziali del futuro, che esistevano solo sulle pagine della letteratura fantascientifica.
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