Perché Putin utilizza un’immagine da macho?

Why Russian president uses macho public image

Why Russian president uses macho public image

Varvara Grankova
Ha domato una tigre e ha attraversato i cieli a bordo di un parapendio. E nei suoi discorsi utilizza spesso toni duri e fermi. Per quale motivo l’atteggiamento del capo del Cremlino appare spesso così rude? Breve analisi per capire meglio il suo comportamento

Disegno di Varvara GrankovaDisegno di Varvara Grankova

Una delle frasi più celebri di Putin è senz’altro quella che aveva pronunciato prima di diventare Presidente. Nel 1999 Putin, all’epoca vice premier, rilasciò dichiarazioni molto dure sulla lotta contro il terrorismo promettendo che, se fosse stato necessario, i servizi di sicurezza russi avrebbero “stanato i terroristi anche nei loro cessi”. Fu la prima di una lunga serie di brutali esternazioni del leader russo.

Un leader rude

Putin è ricorso a toni duri su molti problemi anche nell’arena internazionale.

E il 17 gennaio di quest’anno, commentando le voci secondo cui la Russia sarebbe in possesso di materiali compromettenti su Donald Trump che proverebbero che a Mosca avrebbe avuto rapporti con delle prostitute, ha dichiarato che i committenti di queste dicerie “sono peggio di prostitute”.

Nella retorica Putin non ha rivali. Durante gli anni della sua prima presidenza e ora con l’attuale mandato la Russia e il mondo hanno potuto vedere l’immagine rude di Putin manifestarsi in una vasta gamma di occasioni. Putin ha dimostrato la sua abilità come judoista, ha pilotato personalmente dei cacciabombardieri, ha sparato con pistole e carabine e ha guidato motociclette e bolidi da corsa.

Inoltre è riuscito a colpire una tigre con una siringa di anestetico sparata da un fucile, ha cavalcato a torso nudo, si è librato nei cieli con un parapendio e si è immerso negli abissi del Mar Nero dove ha immediatamente scoperto due anfore antiche (il portavoce di Putin, Dmitrij Peskov, poi ha ammesso che le anfore erano state lasciate lì in precedenza dagli archeologi). Non tutti i capi di Stato possono vantarsi di avere una vita così varia (e immancabilmente rude).

Il suo passato

A giudicare dalle memorie dei suoi ex vicini di Leningrado, Putin non è mai stato indolente. “Da ragazzino non stava mai fermo, bisogna dirlo, e spesso si comportava da teppista”, ricorda Sergej Bogdanov, amico d’infanzia del futuro politico, in un’intervista concessa a Moskovskij Komsomolets. Lo stesso Putin ammette che durante l’infanzia gli capitava di frequente di essere brutale e di doversi battere e che questo ha inciso molto sulla formazione della sua personalità. “Cinquant’anni fa le strade di Leningrado sono state la mia scuola di vita: se diventava inevitabile battersi, bisognava picchiare per primi”, ha dichiarato il leader russo nel 2015.

Il politologo Valerij Solovej, docente del Mgimo, ritiene che proprio nel suo passato si debbano ricercare le radici della sua ammirazione verso l’immagine del macho. 

“È cresciuto nei cortili, in poche parole, in mezzo ai bulli - spiega Solovej a Rbth -. In quell’ambiente regnava il culto della virilità e mostrare il proprio coraggio era ritenuto una regola”

Successivamente Putin ha prestato servizio per 16 anni (dal 1975 al 1991) nel Kgb. A detta del politologo, nell’ambiente dei servizi segreti come in quello militare, il coraggio virile è tenuto in alta considerazione anche nelle sue manifestazioni esteriori. E questo ha senz’altro influito su Putin.

Un caso tutt'altro che isolato

La popolarità di Putin in Russia è indubbia. Tanto per fare un esempio, nel dicembre 2016, secondo le stime del centro di ricerca Vtsiom, per il suo operato Putin ha ottenuto un indice di gradimento dell’86%. Valerij Solovej è sicuro che l’immagine rude del Presidente sia una delle componenti del suo successo e che Putin ne sia ben consapevole. 

“Putin appare come un leader forte, un vero macho - afferma il politologo -. E quando è opportuno ama mostrare gli attributi di questa immagine attraverso il suo comportamento e il suo fisico”.

Solovej ritiene che la predilezione per il “pugno di ferro” e i leader rudi e brutali caratterizzi non solo la Russia, ma tutte le società, “persino le più democratiche e raffinate”. La vittoria di Donald Trump negli stati Uniti confermerebbe tale teoria. “Trump – conclude Solovej -, a ben vedere si comporta come Putin, anche se non si fa vedere in giro a torso nudo”.

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