Gli Urali ritrovati: tra le ciminiere di Karabash

È conosciuta come una delle città più inquinate del pianeta. Cosa nasconde questo angolo di Urali?

Karabash è una città di 11mila abitanti, situata a 90 chilometri da Chelyabinsk

Karabash ha ottenuto l’infelice primato di città più inquinata del pianeta, secondo un report dell’Unesco

Questa fama ha inaspettatamente scatenato un boom di turisti: moltissima gente da Sverdlovsk e Chelyabinsk si è recata a Karabash per vedere l’impressionante paesaggio industrial

La situazione ecologica nella regione tuttavia resta preoccupante. Chi si reca a Karabash, in treno per esempio, può osservare gli impressionanti colori che si riflettono sulla neve

Il nome Karabash è traslitterato da un dialetto regionale turco che significa “picco, cima”

Karabash è stata fondata nel 1822 da Grigory Zotov. Tutto ebbe inizio dal piccolo villaggio di Soymanovsky, ai piedi delle montagne di Karabash

La principale attività di questa regione è l’estrazione mineraria. Qui ci sono infatti diversi giacimenti di rame. Il primo impianto per la lavorazione del rame è entrato in funzione nel 1837, ed è stato rinnovato nel 1910. Oggi è ancora attivo

In un report del Ministero russo dello Sviluppo Economico, datato 25 giugno 1996, la città di Karabash è definita una “zona di disastro ambientale”

Le emissioni tossiche di anidride solforosa dall’impianto Karabashmed si aggiravano intorno alle sette tonnellate per abitante

Nei dintorni delle fabbriche, la vegetazione risulta particolarmente compromessa

La grande croce che spicca sulla cima di questo colle è uno dei simboli della città

Karabashmed, che produce concentrato di rame, è l’unica impresa della zona

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie