L'ora delle vacanze

Spiagge, escursioni, l'attrazione per il mare. Ecco, negli occhi di una cittadina della Federazione, l'inizio della bella stagione
 
 Niva Mirakyan
(Archivio personale)

D'estate, per ragioni del tutto comprensibili, si ha voglia di parlare soltanto di vacanze, di sole e di mare. Ecco allora che anch'io, lasciandomi ispirare da questa magica stagione, questa volta ho deciso di non impegnarvi con argomenti gravi e seri, ma di fare una semplice chiacchierata sul tema più piacevole che ci sia: su come preferiscono trascorrere le ferie tanto attese gli abitanti della Russia e del Bel Paese.

All'inizio degli anni Novanta, in seguito alla caduta della "cortina di ferro", i russi acquistarono improvvisamente la libertà di viaggiare all'estero e si diressero in massa a "invadere" Turchia ed Egitto, le mete allora più accessibili dal punto di vista economico. Ben presto però i turisti russi si stancarono delle vacanze troppo comode e non particolarmente varie negli hotel con formula "tutto incluso", e si volsero verso destinazioni più "intriganti" come la Spagna e la Grecia. Ma anche questi paesi ben presto cominciarono a essere messi in ombra dalla più attraente vicina a forma di stivale. Il risultato di questo processo lo abbiamo davanti agli occhi: secondo un recente sondaggio condotto dalla Banca d'Italia, negli ultimi tre anni il flusso dei turisti russi che scelgono il paese attraversato dagli Appennini è aumentato da 3 milioni e 600 mila persone fino a quasi otto milioni di persone.

Foto: Alamy / Legion Media

Quali caratteristiche dell'Italia attirano tanto i russi? Risponderò con le parole di un mio conoscente, un esperto viaggiatore: "Amo l'Italia, dalla punta del suo tacco fino alle vette delle Alpi. L'amo per la sua gente amichevole e ospitale, per i musei pieni di capolavori, ma anche per i rapporti umani così schietti, per il rispetto riservato ai valori della famiglia, e poi, naturalmente, per la sua cucina divinamente squisita".  Per parte mia, aggiungerò solo che la passione per il Bel Paese, a quanto pare, i russi di oggi l'hanno ereditata: basti ricordare Dostoevskij, che si trasferì a Firenze per terminare la stesura de "L'idiota", e Gogol' che scrisse il suo romanzo "Le anime morte" passeggiando per Piazza di Spagna e per il Vaticano. Insomma, i russi hanno bisogno dell'Italia, perché essa dona loro gioia e ispirazione.    

Va detto che gli italiani in questo sono del tutto solidali con i russi. Anch'essi scelgono l'Italia per le loro vacanze estive (ma anche in qualsiasi altro periodo). Se si presta fede ai dati di Eurostat, gli italiani praticano il turismo interno più di qualunque altra nazione europea. Si può ben comprendere questo loro "patriottismo delle spiagge": perché andare a cercare le Maldive e i Caraibi, lontani e costosi, quando il loro paese natio non è affatto da meno? Giudicate voi stessi: in Italia c'è tutto ciò che occorre per soddisfare i desideri del turista più esigente: mare, monti, laghi, fiumi, boschi di ulivi e lussureggianti vigneti, aranceti e limoni dal profumo incomparabile, e ancora molte, molte altre cose che non si trovano riunite tutte insieme in nessun altro paese al mondo. 

In generale, volendo, dall'Italia si potrebbe tranquillamente fare a meno di andare all'estero per anni, senza per questo sentire la mancanza di qualcosa.  Posso confermarlo in base alla mia esperienza personale: è già la quinta estate di seguito che rimango fedele al Bel Paese, e non ho intenzione di "tradirlo".  Ci sono talmente tanti luoghi straordinari che non ho ancora visitato, che non ho nemmeno voglia di perdere tempo viaggiando in altri paesi.

Quanto alle spiagge italiane, anch'esse non perdono colpi: nel 2014 l'organizzazione ambientalista Legambiente ha assegnato le sue "bandiere blu" a ben 269 zone costiere. Certo, vi sono molte spiagge pubbliche che, per usare un eufemismo, non sono all'altezza di questo riconoscimento. Eppure, secondo me è proprio su queste spiagge libere che si può apprezzare la "vera" Italia, che vi è rappresentata in una sorta di miniatura. Io personalmente ammiro molto la serietà con cui gli italiani affrontano le vacanze e l'andare in spiaggia. Basti guardare il loro "equipaggiamento": portano con sé tutto ciò che può servire in riva al mare per non perire di fame, per proteggersi dalle scottature e persino per ripararsi dal freddo: dall'ombrellone gigante al materassino pieghevole, e dalla borsa-frigo fino alla piscina gonfiabile per i bambini, completa di pompa.

Trovo bello in particolare il fatto che gli italiani usino andare in spiaggia con tutta la famiglia, numerosa e unita, che comprende zii e zie, cugini e cugine, e passarci tutta la giornata senza paura di scottarsi la pelle, a caccia della famigerata abbronzatura italiana e impegnati in animate discussioni sulle cose della vita, tirando fuori di tanto in tanto dalle loro scorte di vivande un altro pezzo di pizza o di anguria fresca. Osservare questo piccolo spettacolo è un vero piacere, tanto più che in Russia è praticamente impossibile vedere qualcosa di simile. Ora credo che farò anch'io un salto alla spiaggia qui vicina. La stagione balneare è iniziata da un pezzo, e io ho un aspetto davvero impresentabile: in Italia è considerato disdicevole essere pallidi all'inizio di luglio.    

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