Vyacheslav Zaytsev nella Hall of Fame del volley mondiale

Nel ruolo di alzatore è diventato un mito della pallavolo sovietica e ha trasmesso a suo figlio Ivan, azzurro nella Nazionale di Berruto, la passione per la pallavolo e la fame di vittoria
Il campione Vyacheslav Zaytsev
(Foto: Vladimir Fedorenko / Ria Novosti)

Nel nome del padre. Per provare a risalire sul gradino più alto del podio agli Europei di pallavolo in Danimarca e Polonia, al via il 20 settembre 2013. E per continuare a riempire di medaglie la bacheca di famiglia. Ivan Zaytsev è uno dei 14 azzurri scelti dal commissario tecnico italiano Mauro Berruto per il Nord Europa, tra la novità degli esordienti e l’entusiasmo per la medaglia di bronzo centrata nella World League in Argentina.

I successi, le medaglie, sono una questione di famiglia. Sono passati 25 anni dalla regale esibizione italiana del papà di Ivan, Vyacheslav. Oro con l’imbattibile Urss ai Mondiali di Roma. Palleggiatore, mente sopraffina che armava il braccio di Yuri Panchenko o Alexander Savin, per una delle squadre più forti della storia del volley.

Zaytsev vinceva con la Nazionale sovietica un oro e due argenti olimpici tra il 1976 e il 1988 (nel 1984 l’Urss boicottava i Giochi di Los Angeles), due Mondiali, sette campionati Europei.

E il successo di Roma 1978, con avversari travolti (Italia compresa, in finale), un solo set perso nella competizione, era solo il punto di mezzo tra due imprese a cinque cerchi: Argento ai Giochi di Montreal 1976, soprattutto il metallo più pregiato a Mosca, quattro anni dopo.

Il punto più alto della generazione sovietica, con avversari demoliti da un sestetto quasi perfetto, che univa tecnica, potenza e un gioco ormai mandato a memoria. E che avrebbe potuto perdere solo contro la corazzata statunitense. Ma il comitato olimpico, su insistenza del presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, decideva di disertare i Giochi per l’invasione sovietica in Afghanistan.

Per l’Urss fu una passeggiata sino al successo finale sulla fortissima Bulgaria di Dimitr Dimitrov, Kaspar Simeonov, Dimitr Zalatanov. Il figlio di quest’ultimo, Hristo, è stato perno della Nazionale azzurra (il padre ha giocato a lungo nel campionato italiano) con due successi (1997-1999) e due podi nella World League.

Anche Zaytsev senior è stato assoluto protagonista in Italia. Tra Spoleto, Agrigento, Città di Castello. A Spoleto, dalla moglie Irina Pozdnyakova - famosa nuotatrice sovietica, medaglia d’argento nei 200 metri rana ai Mondiali olandesi del 1966 - nasceva il figlio Ivan. Qualche mese fa Vyacheslav Zaytsev è stato inserito nella Hall of Fame del volley mondiale. Il riconoscimento alla carriera di un fenomeno.

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