Il kulich, un dolce di uvette e frutta secca (Foto: Lori Legion Media)
La Pasqua ortodossa russa, che nel 2013 cade il 5 maggio, e la Pasqua occidentale (festeggiata il 31 marzo 2013) celebrano entrambe la risurrezione di Cristo e le somiglianze tra le due festività sono poche. Tenuto conto, poi, che per le feste religiose i russi utilizzano il calendario giuliano, di rado i due periodi festivi coincidono. Inoltre, l’uovo di cioccolato della Pasqua occidentale è praticamente sconosciuto in Russia. Sono invece molto popolari e diffuse le uova di Pasqua fatte a mano, solitamente dipinte semplicemente di rosso per rappresentare il sangue di Cristo, ma in giro si trovano anche uova molto più elaborate.
Alcune tradizioni legate alla Pasqua, al pari di molte altre tradizioni russe, abbinano credenze cristiane e pagane. Una di queste risale ai primi cristiani e vuole che il giorno di Pasqua si indossino soltanto vestiti nuovi (simbolo di vita nuova). Un’altra tradizione consiste nell’alzarsi all’alba per prevedere come sarà il tempo nell’estate seguente. Gli altri giorni del periodo pasquale sono tutti abbinati a un significato particolare: al mercoledì non si lavora, altrimenti il raccolto sarà rovinato dalla grandine; il giovedì è il giorno dedicato al culto dei defunti; e il venerdì è il giorno nel quale chiedere e ottenere il perdono dai propri cari e dai propri amici.
Due piatti tipici delle feste Pasquali russe sono la pashka, un dolce a base di formaggio molle fresco, e il kulich, un dolce di uvette e frutta secca che riproduce la sofferenza di Cristo sulla Croce. Quella pubblicata di seguito è la ricetta del kulich, che a Pasqua non può assolutamente mancare dalla tavola russa:
Ingredienti
3 tazze di farina 00
3 tuorli d’uova
1 tazza di latte tiepido
½ tazza di burro fuso non salato
½ tazza di zucchero
½ tazza di uva passa
½ tazza di frutta candita
½ tazza di mandorle
Una presa di sale
Un po’ di rhum o cognac
Qualche goccia di vaniglia
Una bustina di lievito
Preparazione
1. Immergete l’uva passa nel rhum o nel cognac e lasciatela macerare.
2. Sciogliete il lievito in una tazza di latte (o di acqua), aggiungete lo zucchero e lasciate riposare.
3. Aggiungete al lievito 1/3 di tazza di farina, e mettetela in un luogo caldo finché sulla superficie non si sarà formata della schiuma.
4. In una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, unite il sale e la vaniglia. Incorporate quindi il burro, il lievito e mescolate bene il composto.
5. Incorporate al composto poco alla volta il resto della farina, fino a ottenere una pasta morbida, soffice e non appiccicosa.
6. Lasciate riposare e lievitare la pasta in una ciotola imburrata ricoperta con pellicola da cucina. Lasciate lievitare finché non sarà raddoppiata di volume.
7. Nel frattempo imburrate una teglia dai bordi alti. Foderatene i lati e il fondo con carta da forno, controllando che la carta sia alta il doppio del bordo della teglia.
8. Stendete la pasta con le dita, aggiungete la frutta secca e le mandorle e sistematela nella teglia.
9. Lasciate lievitare la pasta finché non sarà arrivata al bordo.
10. Mettete in forno già caldo a 200 gradi. Dopo un quarto d’ora, abbassate la temperatura del forno a 175 gradi e lasciate cuocere per altri 35 minuti.
11. Lasciate raffreddare, rimuovete delicatamente il dolce dalla teglia e lasciatelo raffreddare completamente su una griglia o in posizione sollevata.
12. Spolverate di zucchero e servite.
A piacere, potete anche preparare una glassa con 2 tazze di zucchero, 4 cucchiai di acqua fredda e 2 cucchiai di succo di limone. Mescolate tutti gli ingredienti e versate la glassa sul dolce fino a rivestirlo completamente.
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