Mikhail Gorbaciov con Eduard Shevardnadze (Foto: Ria Novosti)
“È stato un amico e un compagno. A volte abbiamo avuto delle divergenze d’opinione, ma siamo rimasti amici fino all’ultimo”. Nel giorno della scomparsa di Eduard Shevardnadze, ex presidente della Georgia e ultimo ministro degli Esteri dell’Urss, morto a Tbilisi all’età di 86 anni, Mikhail Gorbaciov ricorda colui che ha considerato il più vicino compagno d’armi.
“Faccio le più sentite condoglianze a tutte le persone che gli erano vicine”, ha detto. Secondo Gorbaciov, Shevardnadze ha dato un grande contributo alla politica estera durante il periodo della perestrojka. “In materia di disarmo, durante la preparazione della prima dichiarazione relativa al disarmo del 15 gennaio 1986, lavorò molto e guidò attivamente questa fase dei lavori. Con il suo contributo, siamo andati verso l’alleggerimento della pressione esercitata sull'economia dal complesso militare-industriale”. “Shevardnadze ha organizzato e realizzato importanti iniziative volte a favorire il ripristino del dialogo con la Cina e con l'America. Ha inoltre dato un grande contributo al processo di unificazione della Germania”.
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Gorbaciov ha inoltre detto di aver sempre sentito il supporto di Shevardnadze anche in materia di politica interna. "Attuare le riforme e realizzare un graduale miglioramento della situazione attraverso un processo di democratizzazione che consentisse l’allargamento delle opportunità per le imprese e le persone è stato complesso. È stato fondamentale che lui sia stato uno dei primi a darmi il proprio sostegno nell’affermazione della glasnost”, ha dichiarato. Aggiungendo poi: “Era un uomo onesto, dignitoso, un amico leale. Mi dispiace che persone come lui se ne vadano. Ma gli anni passano e la gente a mano a mano se ne va. Ma lo ricorderemo. E tutti quelli che studieranno la nostra storia lo ricorderanno”.
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