Risalendo il Volga, gigante silenzioso

Il progetto fotografico è stato realizzato nelle città di Plyos, Dubna e Kalyazin e in alcuni villaggi non lontano da Nizhnij Novgorod

Il progetto fotografico è stato realizzato nelle città di Plyos, Dubna e Kalyazin e in alcuni villaggi non lontano da Nizhnij Novgorod

Denis Baburov
Visitando le città e i villaggi bagnati dal fiume più lungo d’Europa si incrociano luoghi di quiete e storie di persone che hanno scelto di vivere in posti così lontani: come Ivan, operaio moldavo che dopo molti anni in Italia si è trasferito in un piccolo villaggio della provincia russa
Il Volga è il più grande fiume della Russia, nonché il più lungo d’Europa. Percorrendo le rive di questo corso d’acqua si incrociano quattro città con una popolazione superiore a un milione di abitanti: Kazan, Samara, Volgograd e Nizhnij Novgorod, oltre a numerose cittadine più piccole e villaggi
“Nessuna delle foto che ho scattato è stata programmata. A questa donna con la bacinella, per esempio, ho chiesto di fermarsi un secondo per una foto mentre si recava alla banya”
“Ho realizzato questo viaggio da solo – racconta il fotografo -, ed essendo sempre alla ricerca di un posto dove trascorrere la notte ho avuto la possibilità di conoscere moltissime persone interessanti”
“Credo che il paesaggio che si vede in questi luoghi rifletta il carattere della gente del posto e il loro stile di vita – dice Baburov -. Un fiume così grande, dal corso lento, suggerisce una certa stabilità nella vita” // Nella foto, un piccolo villaggio nei pressi di Kazan
Il fotografo Denis Baburov ha visitato le città e i villaggi bagnati dalle acque del Volga
“Ivan è un operario originario della Moldavia. Come molti suoi connazionali, ha lasciato il Paese d’origine per cercare lavoro altrove. Ha lavorato per diversi anni in Italia prima di arrivare in Russia. Ora vive in un piccolo villaggio sulle rive del Volga”
Passeggeri di un’imbarcazione che collega Kazan a Volgograd
“In poco tempo le acque del Volga non si notano quasi più, perché si vedono ovunque. Spesso il fiume divide le città a metà”
“Come in molte altre zone del Paese, le piccole città risentono dell’assenza di denaro e di vecchie infrastrutture. È per questo motivo che molti giovani lasciano le proprie terre d’origine per trasferirsi nella capitale”

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