Il bilancio di Putin

Il Presidente russo Vladimir Putin ha incontrato i giornalisti durante una maxi conferenza stampa a Mosca (Foto: AFP/East News)

Il Presidente russo Vladimir Putin ha incontrato i giornalisti durante una maxi conferenza stampa a Mosca (Foto: AFP/East News)

In una conferenza stampa durata oltre quattro ore il Presidente russo ha risposto alle domande dei giornalisti parlando di questioni internazionali, lavoro e crescita economica

Conferenza stampa fiume per il Presidente russo Vladimir Putin, che il 20 dicembre 2012 nel palazzo del World Trade Center di Mosca ha risposto per oltre quattro ore alle domande dei 1.200 giornalisti seduti in sala. Dalla crisi siriana ai rapporti con l’America, dalla presidenza della Russia al G20 fino alle questioni interne al Paese.

Fra i vari temi affrontati, Putin ha dichiarato che la Federazione continuerà a lavorare a stretto contatto con i partner internazionali sia al G8 sia al G20, di cui ha assunto la presidenza dal 1° dicembre 2012. “Durante la nostra presidenza – ha detto -, vorremmo attirare l’attenzione su temi a noi molto a cuore: la crescita economica e la creazione di più posti di lavoro”.

Parlando di politica estera, Putin ha definito positive le relazioni con la Cina: “I rapporti con la Cina sono a un livello molto alto – ha affermato Putin -. Oserei dire che non sono mai stati così positivi in termini di fiducia e cooperazione”.

Il Presidente ha inoltre citato alcuni dati che dimostrano come la Russia stia andando in controtendenza rispetto alla crisi globale: il pil del Paese è cresciuto del 3,7 per cento da gennaio a ottobre 2012. “Credo sia un buon risultato, visto il rallentamento della crescita economica degli Stati Uniti e il cedimento della Cina”.

Meglio anche la disoccupazione, passata dal 6,6 per cento del 2011 al 5,4 per cento del 2012. Bene anche gli stipendi, cresciuti dell’8,8 per cento.

“Siamo orgogliosi di notare che le nascite stanno aumentando – ha aggiunto -. Il tasso di mortalità inoltre non è mai stato così basso negli ultimi vent’anni”.

Tornando su temi di carattere internazionale, Putin ha affrontato la questione siriana. “Non siamo particolarmente preoccupati per il futuro di Assad – ha affermato -. Capiamo cosa sta accadendo in quel Paese, e che una famiglia è rimasta al potere per 40 anni. È certamente necessario un cambiamento”.

In merito alle vicende interne alla Russia, Putin non si è lasciato sfuggire la questione Khodorkovsky (l’ex magnate russo e il suo ex socio Platon Lebedev usciranno dal carcere due anni prima del previsto, nel 2014, su decisione del Presidium del Tribunale di Mosca, ndr): “Sono sicuro che, quando la legge lo riterrà opportuno, Mikhail Borisovich verrà rilasciato”.

Una parentesi anche sull’America: il Presidente russo Vladimir Putin ha affermato che valuterà se proseguire con il controverso divieto di adozione di orfani russi da parte delle coppie americane dopo aver letto il testo del disegno di legge, passato in seconda seduta alla Duma di Stato. “Io appoggio questo divieto – ha affermato -. Ho bisogno però di dare un’occhiata al disegno di legge. Cercherò di farlo nei prossimi giorni. Ho capito che si è trattato di una risposta emotiva da parte della Duma di Stato, ma credo che sia stata opportuna”.

“I legislatori americani hanno deciso di emanare un altro provvedimento anti-russo”, ha aggiunto Putin riferendosi alla recente legge Magnitsky, adottata dopo l’abolizione dell’emendamento Jackson-Vanik nei confronti della Russia. Putin ha sottolineato che Mosca e Washington “non sono più nemici”. “Dobbiamo solo avere pazienza e cercare dei compromessi. Non credo che ci saranno delle ripercussioni a livello di economia e investimenti. Dovremmo solamente perseguire i nostri interessi nazionali”. 

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