Isis, al via i raid aerei russi in Siria

Due aerei Sukhoi Su-25 si alzano in volo

Due aerei Sukhoi Su-25 si alzano in volo

Reuters
Gli attacchi sono indirizzati agli snodi di comunicazione, alle vie di trasporto e ai depositi di armi in possesso ai terroristi. Escluse campagne militari di terra

Sono iniziati i raid aerei russi sulla Siria. Il 30 settembre le forze aeree militari russe hanno inflitto i primi colpi sulle posizioni siriane dello Stato Islamico. Questa informazione è stata confermata dal Ministero della Difesa. Secondo il comunicato del rappresentante ufficiale del dipartimento, il Maggior generale Igor Konashenkov, gli attacchi aerei sono indirizzati agli snodi di comunicazione, alle vie di trasporto, ai depositi di armi, munizioni, carburanti, lubrificanti e armi militari in possesso ai terroristi.

Secondo le informazioni del canale americano CNN, l'operazione aerea russa sarebbe in corso alla periferia di Homs. La notizia è stata comunicata ai giornalisti da una fonte dell'amministrazione USA. I mass media curdi raccontano invece di operazioni aeree nella zona della città di Hama, a 213 km a nord di Damasco. In Russia non vi sono commenti sui luoghi interessati dagli attacchi.

Il sostegno all'esercito siriano

Nel contempo, il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin nell'incontro con i membri del governo ha ribadito ulteriormente, che la partecipazione militare della Russia in campagne militari di terra è da escludere e che la Russia “non ha intenzione di buttarsi a capofitto nello scontro”. “Noi sosterremo l'esercito siriano esclusivamente nella sua lotta legittima contro i gruppi terroristici", ha sottolineato inoltre il Presidente. Secondo le sue parole, questo sostegno prenderà tanto tempo, quanto ne richiederà l'operazione di attacco terrestre della Siria.

In aggiunta a quanto riportato, Vladimir Putin ha dichiarato di aver informato tutti i partner stranieri dei piani russi e di aver proposto agli stati interessati di collegarsi alle attività del centro internazionale di informazione e, in seguito, di “coordinamento a Baghdad”.

Non vi saranno dilazioni

L'inizio delle operazioni aeree è stato sostenuto dai vertici della politica. Il portavoce del Consiglio della Federazione Valentina Matvienko ha dichiarato che la Camera Alta ha dato il suo consenso all'intervento del contingente militare, dato che la situazione in Medio Oriente sta già richiedendo un intervento immediato e si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore. “E' possibile la minaccia estesa al mondo intero di espansione dell' ISIS in altri stati fino a coinvolgere l'Europa e la Russia”, -così si è espresso il portavoce.

Il presidente del comitato del Consiglio della Federazione per gli affari internazionali Kostantin Kosachev ha a sua volta dichiarato che il ricorso all'aviazione militare russa in Siria non rappresenta una violazione degli affari interni dello stato siriano e che la Russia in questo caso “non persegue alcun interesse nazionale personale, salvo quello della garanzia della sicurezza dei propri cittadini nell'avvenire”. Come è stato reso noto dall'edizione online “Gazeta.Ru”, durante la riunione a porte chiuse del Consiglio della Federazione è stato detto ai senatori che “nessuno è interessato al prolungamento del conflitto”. “Ci hanno assicurato che appena possibile, esso sarà interrotto”, -riferisce la fonte.

Alla Duma di Stato regna un atteggiamento analogo riguardo al conflitto: “La decisione di Putin non è quella di un pacificatore che difende il proprio popolo. Il presidente pensa al proprio paese, alla sua gente”, - così ritiene il capo del comitato della Duma per il lavoro, le politiche sociali e gli affari dei veterani Olga Batalina. Il presidente del comitato della Duma di Stato per la difesa, l'ammiraglio Vladimir Komoedov ha invece ipotizzato di quali mezzi aerei si servirà la Russia in Siria. “La preferenza verrà data all'aviazione d'assalto e a quella d'intelligence, trattasi quindi della nostra serie di Su, e in particolare, dei Su-25, “i corvi”, come vengono chiamati, inoltre vi saranno cacciabombardieri, il cui uso è universale. Sicuramente verranno impiegati elicotteri capaci di annientare i bersagli definiti” ha detto il deputato all'agenzia di informazione TASS.

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