"L'idea della serie è nata dal desiderio di mostrare il rapporto tra adulti e bambini in forma comica, per far sì che tutti gli spettatori capiscano chiaramente le sensazioni provate dai protagonisti", spiega il direttore del progetto Denis Chervyatsov.
Il personaggio di Masha non è del tutto inventato: durante una vacanza al mare, negli anni Novanta, il direttore artistico del progetto Oleg Kuzovkin incrociò quella che sarebbe poi diventata la futura Masha: in una spiaggia affollata di turisti gironzolava una bimba, particolarmente aperta e socievole, che si avvicinava senza problemi agli estranei, intromettendosi nelle loro partite a scacchi o "rubando" le loro pinne per andare a nuotare. Dopo qualche giorno, stanchi di tanta irriverenza, i villeggianti iniziarono a evitare la bambina, diventata ormai troppo attiva e fastidiosa.
I creatori poi traggono i personaggi della serie dalle proprie vicende personali. "Molti di noi hanno dei bambini - dice Chervyatsov -. Anche quelli che si occupano di animazione prendono spunto dal comportamento dei figli propri o dei loro amici. Stessa cosa per gli sceneggiatori".