“Fisher non merita né grazia, né perdono”, così fu deciso di Sergej Golovkin (1959-1996), zootecnico dell’Allevamento di cavalli №1 di Mosca, meglio conosciuto con il soprannome di “Fisher”. Golovkin è stata l’ultima persona giustiziata nella Russia moderna.
Uno dei più terribili serial killer della storia, Golovkin, nel periodo fra il 1984 e 1992, ha ucciso 11 ragazzi, da lui violentati e seviziati. Prima di togliere loro la vita, Golovkin spiegava alle sue vittime quello che intendeva fare e mostrava i resti delle vittime precedenti. La maggioranza dei ragazzi sono stati uccisi nello scantinato del suo garage.
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Nessuno sospettava che questo uomo simpatico, intelligente e amante dei cavalli, fosse un crudele assassino di bambini. Nel 1989, quando ormai tutto il Paese parlava del maniaco, Golovkin venne addirittura insignito di una medaglia d’argento della mostra permanente VdnKh, per i suoi meriti di zootecnico.
“Fisher” fu arrestato dopo essere stato indicato da un compagno di scuola di una delle vittime: il ragazzo ricordò che proprio lui aveva proposto ai suoi amici di partecipare a una rapina.
Golovkin fu condannato alla fucilazione. Fece ricorso, ma la Corte d’appello confermò la condanna. Il maniaco venne giustiziato nel 1996. Nel 1997 la Russia ha approvato la moratoria sulla pena di morte.
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