Perché i Buriati si prendono per mano e saltano al grido di “Jokhor”?

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Questa tradizionale danza di gruppo rimanda al sole e alla circolarità della vita. Ce ne sono almeno otto distinti stili nelle varie zone della Buriazia, ma una credenza vale dappertutto: più persone partecipano al girotondo, più prospero sarà l’anno

Immaginatevi centinaia di persone riunite attorno a un falò, che si prendono per mano e cominciano a girare in tondo, ora accelerando, ora rallentando il ritmo, e cantando: “Jokhor, jokhor!”

Per i Buriati questa antica danza circolare ha una valenza rituale ed è connessa al movimento del Sole. Nel passato accompagnava i riti sciamanici. Secondo un’altra versione, lo “Jokhor” veniva usato nella caccia per accerchiare gli animali selvatici.

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Lo “Jokhor” si suddivide in tre parti: prima ci si muove lentamente al ritmo del canto, poi il cerchio si stringe e da qui hanno inizio i salti, gli scatti e persino la corsa. In ogni distretto della Buriazia, lo Jokhor si differenzia per il tipo di movimenti. In tutto, oggi, si conoscono otto stili di questa danza tradizionale.

Secondo le credenze dei Buriati, più persone partecipano alla danza, più prospero sarà l’anno.

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