Per creare la “Leningrad” nel 1956, l’ingegnere Arkadij Babich utilizzò il motore e le parti della GAZ 12 (ZIM). Questa macchina negli anni Cinquanta si vedeva spesso, ad esempio, tra i taxi di Mosca.
Tre anni dopo, Babich testò con successo la suo auto nel rally automobilistico Sinferopoli-Leningrado. È difficile da credere, ma percorse la distanza di 2.125 km in sole 20 ore, come riportato dalla rivista “Za Ruljom” (“Al volante”) nel numero di settembre del 1959.
Venne persino girato un breve documentario sul viaggio. Poi l’auto scomparve dalla circolazione per diversi decenni.
Dov’era finita? Era dai parenti dell’ingegnere a San Pietroburgo. Cercarono persino di venderla negli anni Novanta, ma il prezzo di 6.000 dollari era enorme all’epoca, paragonabile al costo di un appartamento, e non trovarono alcun acquirente.
Nel giugno 2013, l’annuncio di vendita è apparso di nuovo e lo stesso giorno l’auto è stata comprata dallo storico delle auto Vladimir Kireev di Mosca. La collezione di Vladimir Kireev comprende diverse auto sovietiche, tra cui il veicolo anfibio fuoristrada Argo.
LEGGI ANCHE: La “Argo”, cinque fatti curiosi su questa mostruosa auto sovietica anfibia a otto ruote
Come ci ha raccontato Kireev, la “Leningrad” aveva ormai subito gravi danni, tra cui diverse ricostruzioni di dubbia qualità.
“Il suo restauro filologico richiedeva risorse straordinarie e un team di professionisti in grado di immergersi nell’atmosfera della Leningrado automobilistica dei primi anni Cinquanta”, ci ha confidato.
Aleksandr Obimaha, responsabile dell’officina di restauro lituana “Motors LT”, si è occupato del lavoro nel 2014. Ha acquistato l’auto e ha deciso, insieme al suo team, di riportarla in vita. Per 6 anni gli specialisti, dopo aver studiato foto, disegni e documenti, hanno operato per ricreare la leggendaria auto. Ed ecco come appare oggi.
LEGGI ANCHE: Le incredibili auto sovietiche ispirate alla Ferrari e alla Lamborghini
Cari lettori,
a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a:
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email