Cos’è il “Krestnyj Khod”, la “Processione della Croce” tanto importante per gli ortodossi?

Regione di Arhangelsk, processione della croce al Monastero della Trasfigurazione del Salvatore, sulle Isole Solovetskie

Regione di Arhangelsk, processione della croce al Monastero della Trasfigurazione del Salvatore, sulle Isole Solovetskie

Sergej Metelitsa/TASS
Si basa su tradizioni secolari ed è un momento liturgico molto intenso, che porta la fede fuori dal perimetro degli edifici ecclesiastici

Alla sua prima processione ogni ortodosso partecipa subito dopo il battesimo, di solito in braccio a un adulto, visto che i bambini di norma vengono battezzati quando sono ancora molto piccoli. Dopo tre immersioni nella vasca battesimale e la cresima, che nella Chiesa russa è compresa nel rito battesimale, il nuovo “milite di Cristo” deve fare tre giri attorno alla vasca, seguendo il sacerdote che porta in mano una croce. I più piccoli sono portati in braccio dal padrino o dalla madrina.

“Le sette trombe di Gerico”, dipinto del pittore francese James Tissot (1836-1902)

Il Krestnyj khod, la “Processione della croce” è una forma particolare di adorazione, quando i credenti si mettono in cammino, cantando dossologie (lodi a Dio) e acclamazioni liturgiche. In testa al corteo ci sono dei sacerdoti, che portano una grande croce e delle icone, seguiti dal coro. La processione fa un giro attorno a un determinato luogo, per esempio, una chiesa o un quartiere urbano, o si dirige verso la meta prestabilita. La particolarità consiste nel fatto che l’adorazione avviene all’aperto, pertanto chiunque può unirsi al corteo.

Come è nata la tradizione della processione?

La processione della croce è un’antica tradizione cristiana, sebbene nella Bibbia il termine non ricorra. L’Antico Testamento parla di due cortei analoghi: la marcia dei figli d’Israele con l’Arca dell’Alleanza, portata attorno alle mura di Gerico, e il trasporto dell’Arca del Signore ad opera di Davide e di suo figlio Salomone. In un certo senso, questi eventi sono paragonabili alla processione dei nostri giorni, come anche l’ingresso a Gerusalemme di Gesù, osannato dal popolo che gridava “Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!”

“Processione nel governatorato di Kursk”, dipinto del pittore russo Ilja Repin (1844-1930)

Si ritiene che il fenomeno della processione della croce sia nato come risposta ai cortei degli eretici, svolti dai seguaci di Ario a Costantinopoli, quando l’arcivescovo della città era Giovanni Crisostomo (IV sec. d.C.). Per contrastare questa tendenza, furono istituite delle processioni cristiane con canto di salmi, inni, ektenie e preghiere. Dall’Impero bizantino questa tradizione arrivò poi in Russia.

I tipi di processione

Le processioni si suddividono in processioni istituite dall’ordinamento della chiesa e altre svolte liberamente. Le processioni prestabilite vengono svolte come parte della funzione liturgica, per esempio, in occasione della Pasqua o del Battesimo di Gesù (in quest’ultimo caso la processione si dirige verso il fiume o il lago dove i credenti fanno il tradizionale bagno nell’acqua gelida), oppure quando viene consacrata una nuova chiesa, facendo tre giri attorno all’edificio.

“Processione”, dipinto del 1893 del pittore russo Illarion Prjanishnikov (1840-1894)

Altrimenti, la processione viene promossa dai credenti e benedetta dal sacerdote. Ciò avviene, ad esempio, quando i cristiani si recano nei campi a pregare durante i periodi di siccità, oppure quando una processione viene organizzata per commemorare un santo o vari episodi della provvidenza divina.

La processione può essere di breve durata (il più delle volte, finisce lo stesso giorno) o può essere a più tappe, quando i credenti si fermano per pernottare e poi ripartono

La processione come unico momento di unione dopo lo scisma

Nel XVII secolo la processione della croce divenne tema di  polemiche tra i “vecchi” e i “nuovi” credenti. Tradizionalmente, la processione si metteva in moto “posolón”, cioè in direzione del Sole, ossia il corteo si muoveva in senso orario. Tuttavia, il patriarca Nikon, con la sua riforma, decretò che bisognava muoversi in senso antiorario, il che provocò violente polemiche e divenne una delle cause che portarono la Chiesa russa allo scisma.

Processione sulle rive del fiume Velikaja, nella Regione di Pskov, anni Ottanta del Novecento

Col tempo, però, proprio la processione della croce divenne uno dei pochi rituali che contribuivano a mitigare gli effetti dello scisma. Dopo la riforma, ai Vecchi Credenti fu proibito di svolgere processioni, suonare le campane, costruire le chiese, ecc. Tuttavia, i VecchiCredenti continuavano a professare la loro fede. Molte delle icone da loro venerate erano ora chiuse dentro i templi della chiesa riformata, pertanto i vecchi credenti potevano vedere, e quindi venerare, queste icone soltanto in occasione delle processioni, quando le sacre immagini uscivano dall’edificio della chiesa.

Il principale significato della processione ci viene svelato dal Vangelo secondo Matteo: “Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”. Quindi, sfilare dietro la croce e le icone significa seguire Gesù Cristo.

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