Quali sono le regole del “Durak”, il gioco di carte più popolare in Russia?

Legion Media
Nel periodo sovietico era amatissimo, e anche adesso è molto diffuso. Ha radici antiche e il suo nome significa “scemo”, appellativo che si dà all’ultimo sfortunato giocatore che rimane con le carte in mano

Mescolate il mazzo e distribuite sei carte, una per volta a ciascun giocatore, a partire da quello alla vostra sinistra. E benvenuti nel famoso gioco russo del “duràk” (alla lettera: “scemo”)!

Prime attestazioni storiche

Le prime notizie ufficiali di questo particolare gioco risalgono alla Russia zarista. Il durak, assieme ad altri giochi di carte, è menzionato in un libro intitolato “Raschjotistyj kartochnyj igrok” (“Расчётистый карточный игрок”, ossia “Il giocatore di carte oculato”), pubblicato in Russia alla fine del XVIII secolo.

L’autore del libro, però, non è l’inventore del gioco. Il libro descriveva solo le regole, poiché il durak era già popolare tra i contadini e la gente comune in tutto l’Impero russo, mentre gli strati più alti della società russa preferivano giocare a poker, bridge e al solitario.

Forse la semplicità delle regole allontanava la nobiltà colta dal durak e attirava le classi meno istruite, che potevano giocarvi per denaro o per puro divertimento.

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Nel XX secolo, dopo la Rivoluzione Russa, il gioco guadagnò rapidamente popolarità al punto che letteralmente tutti, compresi i bambini, sapevano giocarvi.

Sebbene il durak sia un passatempo un po’ meno diffuso nella Russia oggi, rimane il gioco di carte preferito da molti russi, che ne imparano le regole fin dalla tenera età.

Come giocare

Proprio come con il poker, ci sono diverse varianti del gioco durak. Tuttavia, tutte hanno alcune caratteristiche comuni.

Due giocatori sono sufficienti per giocare, anche se giocare con più avversari rende il gioco più dinamico.

Il durak si gioca con un mazzo di 36 carte, contenente carte dei quattro semi dagli assi fino ai sei. Ogni giocatore riceve sei carte, una carta alla volta, in senso orario, a partire dalla persona seduta alla sinistra del mazziere.

Dopo che ogni giocatore ha ricevuto sei carte, la carta successiva del mazzo viene girata e posizionata sul tavolo dove tutti possono vederla e il mazzo rimanente viene posizionato sopra di essa, ma non la copre completamente. Il seme della carta visibile è il “seme di briscola” di quella mano. Ogni carta degli altri semi può essere “battuta” da una carta di quel seme di qualsiasi valore, a partire dalla più bassa.

Il giocatore con la carta vincente più bassa apre per primo. Gli può essere richiesto di mostrare la carta più bassa agli altri giocatori, mentre le altre cinque carte rimangono coperte. Quindi, il giocatore effettua un attacco, posizionando una carta a sua scelta al centro del tavolo. La persona seduta alla sua sinistra si difende calando sul tavolo una carta con il valore più alto dello stesso seme o una delle carte del seme vincente di quella mano.

Dopo che la carta è stata vinta, l’attaccante può procedere con un altro attacco, ma utilizzando solo carte dello stesso valore delle carte che erano già state messe sul tavolo dall’attaccante o dal difensore. Quando il primo attaccante ha finito, il giocatore seduto alla sinistra del difensore può contribuire all’attacco, seguendo allo stesso principio. Una volta che l’attacco è stato difeso con successo, le carte sul tavolo sono considerate “battute” e vengono rimosse dal gioco fino all’inizio della partita successiva. Il giocatore in difesa poi riempie la sua mano con le carte prese dal mazzo, in modo da avere sempre sei carte e di diventare l’attaccante, mentre il giocatore alla sua sinistra diventa il giocatore in difesa. Tutti i giocatori attaccanti riempiono le loro mani con le carte dal mazzo prima che inizi il round successivo.

Se il giocatore in difesa non riesce a “battere” tutte le carte attaccanti, deve raccogliere tutte le carte al centro del tavolo e aggiungerle alle sue (in questo caso può avere in mano più di sei carte).

La carta vincente scoperta entra in gioco, come il resto delle carte del mazzo.

L’obiettivo del gioco è evitare di essere l’ultimo giocatore con le carte in mano. L’ultimo giocatore a cui rimangono in mano viene chiamato durak, ossia “scemo”. Quando il gioco è per divertimento, non c’è punizione economica per il perdente, tranne essere chiamato “scemo”. Nel round successivo, è lui a distribuire le carte.


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