Le antiche ceste russe di vimini diventano glamour e rinascono come borse alla moda

Jurij Kaver/Sputnik; aliexpress.ru
Dalla tradizione, il nuovo accessorio che piace: ecco la storia dei cesti e dei contenitori intrecciati, in passato utilizzati per raccogliere bacche, e oggi sfoggiati come shopping bag di tendenza

Nessuna fashion addicted può immaginare il proprio guardaroba estivo senza una borsetta di paglia intrecciata. Questo accessorio, che negli ultimi anni ha scalato le classifiche dei più amati, ricorda molto gli antichi cestini russi: ideali per una passeggiata nei boschi a raccogliere bacche, ottimi per fare la spesa ed elegantissimi anche per un’uscita serale. 

Lukoshko, il cestino glamour per ogni occasione

Ragazza russa, 1900 circa

Nell’antica Rus’ il “Lyko” (Лыко, in russo), ovvero la rafia, una fibra tenace e grossolana impiegata nell'industria dei cordami, era tra i materiali più utilizzati per produrre oggetti del quotidiano: dai “lapti”, ovvero le scarpe dei contadini, alle stoviglie. I cestini di varie forme e dimensioni erano un elemento immancabile nelle case di ogni contadino.

I cestini di vimini in russo vengono chiamati “lukoshko”, dalla parola “lyko” (лыко). Erano destinati prevalentemente alla raccolta dei funghi e delle bacche, e utilizzati anche per la semina e la raccolta dei cereali. Il fatto che il “lukoshko” fosse estremamente leggero, praticamente senza peso, faceva sì che i contadini e le contadine lo portassero con sé ovunque. In caso di necessità, poi, potevano essere confezionati con materiali improvvisati direttamente nel bosco. Spesso venivano posizionati sotto la testa, a mo’ di cuscino, e coperti con stoffe o paglia per renderli più confortevoli per una pennichella. 

Anche se i cestini variavano per forma e dimensioni, nell’antica Rus’ il “lukoshko” era addirittura utilizzato come unità di misura: un “lukoshko di frutti di bosco” era ovviamente una quantità non grandissima, ma più che sufficiente. Simili lukoshki sono utilizzati ancora oggi nei moderni mercati russi per vendere le bacche. 

A sinistra, una ragazza sovietica con una borsa di vimini; a destra, una ragazza dei giorni nostri con un cestino intrecciato

Questa antica tradizione spiega perché le borsette a forma di cestino sono sempre state molto popolari tra le ragazze russe.

Kusovok: un comodo contenitore per le bacche

Signori con cestini di vimini

Un altro cestino tipico della Russia è il “kusovok”: una sacca cilindrica, fatta con corteccia di betulla e dotata di un tappo, utile per raccogliere le bacche evitando che si rovinino e che perdano succo. Di solito, per comodità, veniva legato a una cintura e portato a tracolla. 

C’è anche un detto russo piuttosto diffuso, che recita: “Назвался груздем, полезай в кузовок” (Nazvalsya gruzdem, polezaj v kuzovok), che in italiano potrebbe essere tradotto come “Hai voluto la bicicletta, adesso pedala”, a indicare che bisogna prendersi la responsabilità delle proprie parole o azioni. 

Tuesok: un raffinato cestino da cucina

Tuesok, contenitori per la casa

I cestini di corteccia di betulla utilizzati per conservare il cibo sono chiamati “Туесок” (Tuesok), e di solito sono caratterizzati da un coperchio con una maniglia. Gli artigiani utilizzavano tutta la propria creatività e fantasia per decorare un Tuesok e ogni regione aveva i propri motivi ornamentali, dalle piante alle scene domestiche. Questi cestini di corteccia si possono trovare ancora oggi nei negozi russi e nelle dispense delle cucine.

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