Si chiama “Reflection” la serie di ritratti realizzati dalla fotografa russa Maria Mussova, che ha immortalato alcune persone della Circassia, dell’Adighezia e della Cabardino-Balcaria prima nei loro abiti del vivere quotidiano, e poi con i costumi della tradizione locale. L’obiettivo? Riflettere su come l’abbigliamento tradizionale influenzi l’aspetto e il comportamento delle persone nel XXI secolo. Durante le sessioni fotografiche, Maria ha chiesto ai partecipanti di raccontare le loro sensazioni con addosso i nuovi abiti. E sorprendentemente, la maggior parte di loro ha confessato di sentirsi più vero che mai!
“Ci vestivamo così durante le occasioni importanti, quando tutti ci guardavano. Ora mi sembra di camminare più dritto e con onore. Questo costume sottolinea la mia natura”.
“Vestito così sento il peso di una maggior responsabilità: sento di dover trasmettere questo modo di pensare alle nuove generazioni. Questo costume rivela la mia essenza più profonda”.
“So che questo abito fa parte della mia cultura e che il mio esempio può suscitare l’interesse di altre persone. È un peccato che non ci si vesta più così. Ma si potrebbe provare a riportare in auge questa moda nella vita di tutti i giorni”.
“Indossando questo costume, sento un forte legame con i miei antenati. Mi sento molto a mio agio. È un modo per conoscere meglio me stesso”.
"Mi sento molto tranquilla e a mio agio: un senso di pace e responsabilità. Capisco meglio chi sono e questo costume svela chiaramente il mio ‘io’ più profondo".
“Mi sento molto sicura e leggera allo stesso tempo. Questo costume mi trasmette una sensazione di disinvoltura e orgoglio”.
“Questo costume mi ha aiutato a trovare me stesso. E da allora non ha più importanza per me quali vestiti indosso ogni giorno. Non voglio che questo costume sparisca dalle nostre vite”.
“Mi sento come se fossi parte della storia. Voglio proseguire a schiena dritta e guardare al futuro, portandomi addosso questa sensazione di certezza e chiarezza. Vorrei trasmettere questa sensazione, insieme al costume nazionale, alle prossime generazioni”.
“Cosa provo? Armonia e pace interiore. Percepisco la terra sotto i piedi… è una sensazione speciale”.
“Sento la schiena più dritta, e mi sento un vero membro di questa comunità. Vorrei poter indossare costumi così più spesso, e che la gente li rispettasse maggiormente e li desiderasse”.
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