Ecco Sasha Trautvein, il modello russo con il tatuaggio in faccia conteso dagli stilisti: le foto

@sashadidntwakeup
Siberiano, 21 anni, a 17 ha mollato la scuola e si è fatto cinquemila chilometri in autostop fino a San Pietroburgo. E lì, tra un profilo Instagram molto particolare e furti nei supermercati per mangiare, è iniziata la sua carriera nel mondo della moda internazionale

Quando Sasha Trautvein è apparso per la prima volta alla sfilata del marchio Off-White a Parigi, era solo un adolescente alto, magro e apatico proveniente dalla Russia, che stava cercando un modo di pagarsi le bollette. “Un amico mi ha portato lì. Indossavo un cappotto di montone un po’ sudicio, scarpe da ginnastica rovinate e avevo un enorme zaino, perché dovevo lasciare l’appartamento di Parigi. I fotografi mi hanno visto e hanno iniziato a scattare. Sono stato, ovviamente, molto sorpreso”, ricorda in un’intervista a “Vogue”. Questo avveniva tre anni fa.

Oggi, Sasha Trautvein, noto anche come Sashadidntwakeup per il suo tatuaggio “wake up” sotto l’occhio destro, è uno dei russi più conosciuti nel settore della moda. La versione statunitense di “Esquire” lo ha incluso tra i dieci giovani più eleganti del pianeta. Nella primavera di quest’anno, il ventunenne si è classificato al terzo posto nella classifica della rivista “Dazed & Confused” tra le persone “che stanno facendo la storia proprio ora”, restando alle spalle solo ad Holland, il primo uomo apertamente gay nel mondo dello spettacolo coreano e alla star della serie “Stranger Things” Sadie Sink.

Le sue foto con la faccia triste sullo sfondo di garage scrostati, grigi palazzoni dell’era di Khrushchev e una tipica cucina squallida si guadagnano decine di migliaia di like. Con il suo street style, Sasha cavalca l’onda della fama su Instagram con 770 mila follower. Anche se l’adolescente siberiano considera la sua popolarità un caso fortunato: “Se fosse successo dieci anni fa, nessuno se ne sarebbe fregato un cazzo di me”.

“Questo è stato il capitolo più vergognoso della mia vita”

Quasi 90 mila persone vivono nel luogo di provenienza di Sasha Trautvein, nella città siberiana di Kansk, 4.364 chilometri a est di Mosca, nel Territorio di Krasnojarsk. Ai tempi dell’Impero era un luogo di deportazione, mentre ora è una delle centinaia di città industriali siberiane e, come notano alcuni dei suoi abitanti, “una città ideale per dormire”.

“Vivevamo in un appartamento in un palazzo in legno, quindi quando la temperatura arrivava a -40 °C c’era bisogno di bruciare continuamente legna nella stufa. In passato c’erano cinque fabbriche in cui lavoravano tutti. Ma con il crollo dell’Urss, chiusero tutte. La Siberia rimase al verde. Ora è un po’ diverso, le cose sono migliorate, ma vanno ancora male. Il mio patrigno è un falegname e mia mamma lavora in un negozio di mobili”, racconta Sasha.

A 17 anni, Sasha si fece l’ormai celebre tatuaggio “Wake up” sul viso, vendette un’auto rotta, comprò uno zaino, lasciò la scuola e fece l’autostop fino San Pietroburgo, a quasi 5.000 km da casa. Secondo “Forbes”, tutto per una ragazza.

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Nel febbraio di quest’anno, Sasha ha raccontato esattamente come visse quel trasferimento: “Quando sono arrivato per la prima volta a San Pietroburgo, avevo solo 3 $ in tasca. A volte mangiavo il cibo che le persone lasciavano nei vassoi nei fast food dei centri commerciali, a volte mi davano da mangiare i miei amici e mia mamma mi inviava 15 $ ogni una o due settimane”.

Quando incontrò un amico che gli permise di vivere nel suo dormitorio, Sasha iniziò a cercare lavoro, ma era ancora minorenne, e quindi ebbe problemi. “Durante il periodo in cui cercavo un lavoro, ho iniziato a rubare cibo dai negozi ed ero bravo a farlo. Ho rubato il cibo finché ci sono stato sotto con le droghe”.

Con la ragazza le cose non funzionarono. Sasha lavorava come tuttofare in un cantiere, e come guardia di sicurezza e in un ufficio che fingeva di essere un fondo di beneficenza che raccoglieva denaro per bambini malati. “Ogni giorno dovevo uscire con una scatola sigillata, dove le persone mettevano spiccioli per i bambini malati…Ci veniva dato il 20% dell’importo raccolto. Ma i capi ci avevano spiegato che, in caso di controllo, avremmo dovuto dire che eravamo volontari e lavoravamo gratuitamente. Questo è stato il capitolo più vergognoso della mia vita”, ammette.

Dopo un po’, Sasha si fece degli amici, che avevano con lui in comune l’interesse per i tatuaggi. San Pietroburgo divenne la sua casa. A quel tempo, aveva già Instagram, e metteva sul suo profilo foto della periferia della città, di feste e di kommunalki, con indosso i pantaloni della tuta e un vecchio maglione, sempre con una sigaretta in bocca e la faccia sconvolta. Evidentemente, il fatto che lo stile degli anni Novanta russi sia diventato di tendenza ha contribuito ad attirare l’attenzione su di lui. Su consiglio dell’artista hip-hop ucraino Jan Blok, che Trautvein ha incontrato via Internet, ha deciso di mettersi alla prova come modello e si è fatto notare da marchi e fotografi di street style. Così Sasha Trautvein è entrato nel mondo della moda.

La bellezza è cambiata

Oggi, Trautvein ha abbastanza soldi per acquistare borse di Louis Vuitton, abiti completi, andare in giro per l’Europa e ai cocktail party con Winnie Harlow e Luka Sabbat. Ma continua a mescolare il lusso con abiti oversize dall’aria vissuta e cortili cittadini, attraendo sempre più fan.

Perché, secondo Trautvein, è stata proprio la sua vita in povertà, grazie alla revisione degli standard della bellezza e alla moda di “essere sé stessi” che lo hanno reso famoso: “Probabilmente, la questione è nello stile di vita che ho iniziato a mostrare. Era qualcosa di nuovo. Tutti cercano di mostrare una bella vita, anche se in realtà non vivono molto bene; cercano di apparire al meglio. A me non me ne fregava niente, e ho mostrato quello che avevo”.

“I modelli prima erano molto belli, molto cesellati, sembravano tutti uguali. Sento che ora il gusto è più individuale, la bellezza è cambiata”, dice.

Trautvein usa Instagram per mostrare ai follower che una vita povera può essere davvero interessante e che anche la vita russa può essere interessante. “Al di fuori di San Pietroburgo e Mosca, c’è un senso di disperazione, in particolare questo problema è sentito da un gran numero di giovani che cercano di sopravvivere”, dice. “Questa è una condizione che conosco anche io.”

Sasha ha trovato fan tra marchi come Heron Preston, Y-3, Fendi. L’anno scorso, l’edizione italiana di “Vogue” ha fatto un servizio fotografico con lui, quella coreana l’ha messo in copertina e “Vogue Homme” gli ha dato le password del suo Instagram in modo che facesse una diretta online dalla prima sfilata di Virgil Abloh per Louis Vuitton. Nell’estate del 2019, Trautvein ha pubblicato il suo merchandising: passamontagna in colori brillanti con ricamata sotto l’occhio la scritta “Wake Up”. Ne ha indossato uno anche la giovane cantautrice americana Billie Eilish.

Sasha continua a vivere a San Pietroburgo, scrive periodicamente pezzi rap e prevede di volare negli Stati Uniti e nel Regno Unito, non appena possibile, per lavorare a un documentario sulla sua vita.


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