La pandemia di coronavirus ha costretto la maggior parte delle regioni russe a imporre l’auto-isolamento per evitare la diffusione dei contagi. La gente si trova quindi chiusa in casa, e può uscire solo per comprare cibo o medicine. Ecco come appaiono oggi queste città, fino a poche settimane fa affollate di residenti e turisti.
1 / Groznij
Elena Afonina/TASS
Il 5 aprile la Cecenia ha chiuso le frontiere per i veicoli privati in entrata e uscita. Il divieto non riguarda i servizi di emergenza e il trasporto dei beni di prima necessità. Volontari armati di megafoni invitano i cittadini a restare a casa. All’8 di aprile, nella Repubblica Cecena si registrano 22 casi di coronavirus e 1 vittima.
2 / Kazan
Maksim Bogovid/Sputnik
In Tatarstan la gente può lasciare la propria abitazione solo inviando un SMS con il numero di passaporto, il luogo dell’auto-isolamento e la motivazione dell’uscita. Se ritenuto possibile, riceveranno il permesso tramite SMS. Una persona può ottenere non più di due permessi al giorno. Senza lasciapassare, è possibile uscire solo per portare fuori il cane, mantenendosi comunque in un raggio di 100 metri da casa, o per andare al supermercato. In Tatarstan sono stati fino ad ora registrati 41 contagi.
3 / Sochi
Artur Lebedev/Sputnik
Anche Sochi, sul Mar Nero, ha chiuso impianti sportivi e attrazioni turistiche almeno fino al 1° giugno. Durante il regime di auto-isolamento sarà vietato alloggiare negli alberghi. Nel territorio di Krasnodar sono stati registrati 85 casi di coronavirus.
4 / Nizhnij Novgorod
Roman Vladimirov/Sputnik
I residenti di Nizhnij Novgorod devono scaricare sul proprio smartphone un codice QR dal sito web dell'amministrazione locale e mostrarlo alla polizia in caso di controlli. Devono averlo anche solo per andare a buttare la spazzatura, e in questo caso il codice avrà una validità di appena 30 minuti. Per la spesa, il tempo a disposizione sarà di tre ore. Nella regione sono stati registrati 80 casi di coronavirus.
5 / Ekaterinburg
Donat Sorokin/TASS
Serrande abbassate e negozi chiusi. Anche la capitale degli Urali si barrica in casa. Strade vuote e niente ingorghi: non stupisce, infatti, che il primo giorno di quarantena i velox installati lungo le vie della città abbiano registrato 8.000 casi di eccesso di velocità! Nella regione si contano 56 persone infette, 25 i guariti.
6 / Vladivostok
Dmitrij Efremov/TASS
Dal 7 aprile nel Territorio del Litorale (Primorskij kraj), le uscite sono regolamentate da un sistema di SMS; in caso di controlli, le persono dovranno mostrare il messaggino insieme al passaporto e alla richiesta del datore di lavoro, se l’uscita è giustificata da motivi lavorativi. Il rispetto del regime di isolamento è monitorato da droni. Al momento in questa regione si sono registrati 15 casi di coronavirus, 2 i decessi.
7 / Krasnoyarsk
Ilja Naimushin/Sputnik
I residenti di Krasnoyarsk che devono andare al lavoro dovranno essere in possesso di un permesso firmato dal datore; in tutti gli altri casi, sarà possibile uscire di casa solo per emergenze e con un’auto-certificazione da mostrare alla polizia.
Chi viola il regolamento rischia una multa di 3.000 rubli (circa 40 dollari). Nella regione si sono registrati 39 casi di coronavirus.
8 / San Pietroburgo
Ruslan Shamukov
La capitale culturale del paese ha imposto lo stop a tutte le manifestazioni all’aperto, compresi i tour. In strada è necessario mantenere una distanza di 1,5 metri fra le persone. Scuole e università hanno attivato corsi online e molte linee di trasporto pubblico sono state interrotte, ad eccezione della metropolitana.
San Pietroburgo è la terza città russa dove si registra il maggior numero di contagi: per ora sono stati confermati 329 casi e 2 decessi.
9 / Kotelniki
Denis Voronin/Moskva Agency
La regione di Mosca è la seconda zona del paese per numero di contagi: 549 i contagi e 10 i decessi totali registrati all’8 di aprile. Qui si trovano alcuni dei centri commerciali più grandi di tutto il paese, oggi completamente deserti. Restano aperti solo i negozi di alimentari e le farmacie, ma sono pochissimi i clienti.
10 / Mosca
Aleksandr Avilov/Moskva Agency
Due terzi di tutti i casi di coronavirus in Russia sono stati registrati a Mosca: 5.841 contagi su un totale di 8.672 e 31 morti su un totale di 63. Nella capitale russa, la maggior parte delle persone ha iniziato a lavorare da casa e i ristoranti effettuano solo consegne a domicilio.
E mentre i residenti sono chiusi in casa, in città si porta avanti la disinfezione delle strade e dei trasporti pubblici. Il numero dei passeggeri della metropolitana e degli autobus è diminuito dell'80%, ed è calato del 50% anche il numero di veicoli in circolazione, con una diminuzione dell’86% degli incidenti stradali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Chi viola il regime di auto-isolamento rischia una multa di 4.000 rubli (circa 55 dollari).