Tra le varie misure adottate per fermare la diffusione del coronavirus, i voli regolari tra Italia e Russia sono stati sospesi. Al fine di permettere il rientro in patria dei connazionali bloccati in Russia, l’Ambasciata e il Consolato Generale d’Italia a Mosca hanno annunciato l’organizzazione di uno o più voli speciali a pagamento, previsti auspicabilmente già entro la fine di questa settimana.
“Onde permetterci di finalizzare quanto prima l’organizzazione di tali voli - si legge nel messaggio -, invitiamo tutti i connazionali che non avessero ancora segnalato la necessità di far urgentemente rientro in Italia a inviare una email al Consolato: sociale.mosca@esteri.it (per Mosca e relativa circoscrizione consolare), indicando nome e cognome, luogo e data di nascita, numero di passaporto e data di scadenza, numero di telefono cellulare e indirizzo email, domicilio nella Federazione Russa. Riteniamo utile evidenziare che, ai sensi delle disposizione vigenti, sarà possibile assicurare il rientro in Italia solo in caso di urgenza assoluta per i cittadini italiani o gli stranieri residenti in Italia che si trovano all'estero in via temporanea (per turismo, affari o altro) o per i cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto)”.
Al momento dell’imbarco, dovrà essere consegnata l’autocertificazione relativa al motivo del viaggio e dovrà contenere i dettagli su dove si trascorreranno i 14 giorni di isolamento successivi, il mezzo di trasporto con il quale si raggiungerà la propria destinazione e i recapiti telefonici.
È bene ricordare che, a seguito del Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 120 del 17 marzo 2020, i passeggeri in entrata in Italia, anche se asintomatici, sono obbligati a comunicare il proprio arrivo al Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio e saranno sottoposti alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di 14 giorni. In caso di insorgenza di sintomi riconducibili a Covid-19 sono obbligati a segnalarlo all’Autorità sanitaria.
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