Più di 100 specialisti russi, tra cui medici, infermieri e addetti alla sanificazione, si sono messi al lavoro nei giorni scorsi per aiutare Bergamo a vincere la lotta al coronavirus. Una battaglia che, come ha detto il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala, non riguarda solo il territorio, ma tutto il Pianeta.
Secondo il Ministero russo della Difesa, il personale dell’esercito russo, insieme a quello italiano, ha sanificato 20 centri di cura per anziani, tra le strutture più colpite dal virus, disinfettando più di 80.000 metri quadrati di interni. Sono stati bonificati centri di cura anche nei comuni bergamaschi di Clusone, Cene e Vertova, e con l'aiuto di stazioni mobili sono state disinfettate anche le strade di Clusone. “Большое спасибо”, grazie mille, recita uno striscione appeso all’esterno di un edificio.
Ora gli specialisti russi affiancheranno i medici italiani dell’ospedale Papa Giovanni nella gestione dell’ospedale da campo alla Fiera di Bergamo, costruito in tempi record di appena una settimana.
Come si vede in questi filmati del Ministero russo della Difesa, i medici e gli infermieri russi lavorano al fianco dei colleghi italiani, condividendo le rispettive esperienze e familiarizzando con le procedure di intervento. Nell’ospedale da campo di Bergamo, che ospita 140 posti letto, di cui 72 di terapia intensiva, opereranno più di 200 medici di entrambi i paesi.
“Ringrazio a nome della Regione Lombardia il governo russo per questi aiuti - ha detto il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala -. Si tratta di un supporto importante e concreto per combattere questo nemico invisibile che può essere sconfitto solo se restiamo tutti uniti”.
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