C’è una cosa che sorprende i fedeli ortodossi russi quando visitano le chiese cattoliche o protestanti: le donne a capo scoperto. In Russia, infatti, la norma che vuole la donna in chiesa con la testa coperta è ancora oggi ampiamente rispettata. Certo, se una fanciulla entrasse senza velo difficilmente verrebbe cacciata, ma probabilmente attirerebbe su di sé le occhiatacce e i giudizi negativi della gente attorno, soprattutto delle babushke (nonnette), immancabili davanti alle icone.
In una chiesa ortodossa, infatti, la donna dovrebbe sempre indossare un foulard in testa. Ma perché?
Le radici della tradizione
Il testo 1 Corinzi 11 recita: “ Ogni donna che prega o profetizza in pubblico, senza tenere il capo coperto, disonora sé stessa; sarebbe come se si radesse la testa”. Nel I secolo, ovviamente, la testa rasata di una donna non era accettata.
Il teologo russo Sergej Khhudiev chiarisce le parole di Paolo: “Nella cultura antica, i capelli erano considerati l'elemento più distintivo della bellezza della donna, coprirli era segno di modestia. Le etère (nella società dell'antica Grecia, erano particolari donne di compagnia, per alcuni aspetti assimilabili a cortigiane e prostitute, ndr) camminavano a testa nuda, mentre le donne di famiglia si coprivano il capo, mostrando la propria fedeltà al marito”. Queste parole di Paolo segnarono nei secoli successivi la tradizione: le donne rispettabili, cioè cristiane timorose di Dio, dovevano coprirsi il capo.
Oggi questa tradizione è ancora viva nel cristianesimo ortodosso. Così come ha detto il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, in una recente intervista: “Perché abbiamo bisogno del velo nelle chiese? Perché la gente in chiesa dovrebbe pensare alla preghiera. Quando entra una bella donna (con i capelli scoperti) attira naturalmente l'attenzione, e distrae dal servizio divino”.
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Un approccio diverso
Tuttavia ci sono diverse fedi cristiane nel mondo che accolgono la donna in chiesa a testa nuda. Anche la Chiesa cattolica di Roma, per quanto possa sembrare conservatrice, ha cominciato a permetterlo durante il Concilio Vaticano II del 1962-1965. Oggi, come dice il sacerdote cattolico russo Kirill Gorbunov, "la testa di una donna coperta ha completamente perso il suo senso nella cultura moderna".
Ma i cristiani dell’Europa orientale difendono questa tradizione e non sembrano intenzionati ad abbandonarla.
Non dimentichiamo però che ci sono altre chiese ortodosse, al di fuori della Russia, che hanno perso questa usanza; le ragioni sono molteplici: in alcuni Stati dei Balcani, ad esempio, le donne ortodosse non indossano il velo in chiesa per evitare qualsiasi somiglianza con le donne musulmane che indossano l’hijab. Ma, visto che la Russia non ha alle spalle una storia amara di islamizzazione, molto probabilmente quella del velo sarà una tradizione che continuerà a restare viva ancora per un bel po’ di tempo.
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