Lavoro e pari opportunità: la Russia apre le porte di 350 professioni alle donne

Aleksandr Korkka/Sputnik
Dal 2021 anche le ragazze, al pari dei maschi, potranno intraprendere una carriera nella Marina o lavorare come macchinisti di treni elettrici. Ma un centinaio di professioni resteranno ancora “chiuse” al gentil sesso

Crescono le opportunità lavorative per le donne in Russia: il 18 agosto le autorità della Federazione hanno firmato un decreto che apre le porte di oltre 350 professioni fino a prima riservate agli uomini.

Dal 2021, quindi, le ragazze russe potranno prestare servizio nella Marina e fare richiesta per lavorare come autisti di camion e treni, al pari dei loro colleghi maschi. Secondo la nuova normativa, “solo” 100 delle 456 posizioni fino a prima “chiuse” alle donne continueranno a essere inaccessibili per via delle “condizioni fisicamente difficili o dannose”. 

“Il mercato russo del lavoro ha bisogno di sempre più candidati, soprattutto vista l’evoluzione demografica degli anni Novanta - dice Olga Mets, direttore marketing e PR del sito russo per la ricerca di lavoro HeadHunter -. L’apertura alle donne di nuove posizioni lavorative è una misura efficace per soddisfare le esigenze dell’economia in generale e del mercato del lavoro in particolare”. 

Con la nuova normativa le donne potranno diventare paracadutiste e avranno accesso a tante altre professioni fino a prima monopolizzate dagli uomini: macchinisti di treni elettrici, riparatori d'auto, pescatori su barche da pesca costiera e conducenti di trattori agricoli. 

Le limitazioni restano invece nell’industria chimica e mineraria: incarichi considerati “dannosi” per la salute delle donne. 

Nonostante si stia allargando l’orizzonte delle possibilità lavorative per le donne, nel paese è ancora evidente la tendenza a differenziare le professioni a seconda del sesso. 

Secondo un recente sondaggio condotto dal popolare sito russo di offerte di lavoro Avito Jobs, la maggior parte delle donne e degli uomini russi continua a separare le professioni in “maschili” e “femminili”, e si aspetta che anche lo stipendio sia diverso. 

Analizzando i CV raccolti dal sito internet tra gennaio e giugno 2019, si nota che la maggior parte delle donne eccelle nelle posizioni aperte nel settore contabilità (93,2% di tutti i CV), nell’insegnamento e nei lavori scientifici (84,4%), nell’amministrazione (83,1%), nei settori fitness e bellezza (82,1%) e in medicina e farmacia (77,9%). 

Gli uomini in cerca di lavoro puntano invece ai settori legati al commercio di automobili (97%), trasporto e logistica (95%), servizi di sicurezza (93,8%), costruzione (93,1%), internet e telecomunicazioni (88,6%). 

Esistono però settori di ugual interesse sia per le donne, sia per gli uomini: si tratta del turismo e della ristorazione (il 49,6% dei CV appartiene a candidati uomini, mentre il 50,4% a donne), marketing, PR e pubblicità (50,4% uomini, 49,6% donne), e lavori nel servizio pubblico e nelle organizzazioni no-profit (51,6% uomini, 48,4% donne). 

Da notare che le donne da sempre hanno delle aspettative di stipendio più basse rispetto agli uomini. Nel settore delle costruzioni, ad esempio,  gli uomini si aspettano di guadagnare 45.100 rubli (616 euro) al mese, mentre le donne 36.600 rubli (500 euro). Nel settore turismo e ristorazione invece gli uomini si aspettano di essere pagati fino a 41.100 rubli (560 euro), mentre le donne 30.700 rubli (419 euro).

 

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