È questa la residenza che Putin chiama “casa”. La proprietà si trova nella parte occidentale della Regione di Mosca, nelle immediate vicinanze della capitale. La sua posizione (nel distretto di Odintsov) non è segreta e la si può individuare facilmente attraverso una semplice ricerca su Google.
Novo-Ogaryevo è la residenza ufficiale del capo del Cremlino dal 2000; e anche se Putin non possiede la proprietà, la considera ugualmente casa sua: ha infatti continuato a vivere qui anche tra il 2008 e il 2012, quando non ricopriva l’incarico di presidente (all’epoca era primo ministro).
Secondo la legge russa, ogni presidente uscente può scegliere una residenza dove trascorrere il resto della sua vita. E quanto Putin ha lasciato (seppur temporaneamente) il posto da presidente nel 2008, ha indicato per l’appunto Novo-Ogaryevo come sua residenza.
L’edificio principale di questa proprietà è stato costruito nel XIX secolo per volere del Granduca Sergej Aleksandrovich di Russia, fratello dell'imperatore Aleksandr III, ed è stato successivamente utilizzato come luogo dove il governo sovietico accoglieva le delegazioni straniere in visita.
A differenza della Casa Bianca, Novo-Ogaryevo è chiuso al pubblico. Nonostante ciò, ci sono alcuni filmati che permettono di dare un’occhiata all’interno.
Il Cremlino di Mosca è la principale residenza ufficiale di qualsiasi presidente russo.
L'ufficio del presidente si trova nel Senato del Cremlino, un edificio storico costruito su ordine di Caterina la Grande tra il 1776 e il 1787. Originariamente, ospitava le sedi moscovite del Senato.
L'ufficio del presidente si trova al centro dell'ala nord dell'edificio e, a differenza degli Stati Uniti, è di forma rettangolare.
Diversamente dall'Ufficio Ovale della Casa Bianca, poi, le finestre si trovano sul lato sinistro del tavolo del presidente, non alle sue spalle. Anche il tavolo presidenziale ha una forma diversa da quello dell'Ufficio Ovale: ha infatti una penisola allungata, dove il presidente russo riceve i funzionari governativi. Le pareti dell'ufficio del Cremlino sono realizzate in pannelli di quercia e il soffitto è decorato con motivi ornamentali e due enormi lampadari.
Sul tavolo ci sono diversi telefoni che, messi insieme, formano l’inespugnabile sistema di comunicazione utilizzato dal presidente russo.
A differenza del presidente degli Stati Uniti, che vive nella Casa Bianca, Putin non vive nel Cremlino.
Ecco l'unica casa ufficialmente di proprietà di Putin: un appartamento di 77 metri quadrati (piuttosto modesto per un capo di Stato). Ben poco si sa del suo aspetto e della sua posizione; l'unica informazione nota riguarda le dimensioni, che fanno pensare che si tratti di un appartamento di due o tre stanze in un edificio residenziale da qualche parte in Russia. È probabile che si trovi a San Pietroburgo, dove Putin è cresciuto.
Il presidente dichiara anche un garage di 18 metri quadrati.
L'indirizzo di Putin a Mosca è ampiamente noto dalla stampa: via Akademika Zelinskogo, numero 6. Si tratta di un appartamente di 153,7 metri quadrati, assegnato a Putin in qualità di primo ministro sotto Boris Yeltsin negli anni Novanta. Non si sa con precisione a quale piano si trovi l’appartamento, ma circolano alcune foto.
Oltre alla sua dimora principale, il presidente Putin vanta anche una serie di residenze in tutta la Russia. Tra le più famose c’è la Bocharov Ruchey a Sochi: costruita per volere di un maresciallo dell'Unione Sovietica, Kliment Voroshilov, fu completata nel 1955. In questa dacia governativa hanno alloggiato vari leader sovietici, come Khrushchev e Brezhnev.
Al giorno d’oggi è la residenza estiva del presidente.
Qui Putin ha incontrato George W. Bush nel 2008 e ha accolto la cancelliera tedesca Angela Merkel nel 2018.
Un'altra residenza ufficiale si trova nella regione di Novgorod ed è conosciuta con tre nomi diversi: Valdai, Uzhyn e Dolgie Borody.
L’edificio fu inizialmente progettato come dacia di Stalin, ma fu ritenuto troppo pericoloso: negli anni Trenta era infatti l’unico edificio in tutta la piccola penisola, isolato, circondato da foreste e con una sola “via di fuga” verso l’entroterra.
La residenza fu ultimata solo negli anni '80; il primo presidente della Russia Boris Eltsin amava venire a pescare qui.
Sorprendentemente, è possibile alloggiare in questo palazzo e trascorrere alcune notti in una delle stanze, ovviamente non nella residenza del presidente. Il prezzo però non è dei più accessibili: 500 dollari (50.000 rubli) per un soggiorno minimo di due notti.
Questo castello, un tempo di proprietà della famiglia Romanov, si trova sul Golfo di Finlandia a soli 20 chilometri dal centro di San Pietroburgo.
Fu inizialmente progettato da Pietro il Grande come residenza dell'imperatore e avrebbe dovuto superare Versaille per lusso e sfarzo degli ambienti.
Durante il periodo sovietico, la tenuta passò alla storia come Palazzo dei Congressi, ma fu gravemente danneggiata durante la Seconda guerra mondiale; ospitò poi gli studenti della Scuola Artica di Leningrado e con il crollo dell'Urss si avviò verso una lenta decadenza, durata fino agli anni Duemila, quando l'Ufficio del Presidente promosse un grande progetto di restauro.
Anche se Putin in realtà non vive qui, il luogo ospita spesso incontri ufficiali. Qui si sono svolti i vertici del G-8 e del G-20, rispettivamente nel 2006 e nel 2013.
Questa residenza del presidente russo a Kaliningrad è stata costruita nello stesso luogo dove aveva la residenza il primo cancelliere dell'impero tedesco, Otto von Bismarck.
Durante la Seconda guerra mondiale, il luogo ospitava le caserme della Luftwaffe, l'aviazione militare tedesca.
La residenza così come la conosciamo oggi è stata costruita nel 2011 e inaugurata dall'allora presidente Dmitrij Medvedev.
Sebbene la residenza appartenga ufficialmente all'ufficio del presidente, ha ospitato solo il primo ministro Dmitrij Medvedev e il ministro degli Affari Esteri Sergej Lavrov.
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