Nel 2018 il servizio statistico federale russo (Rosstat) ha fatto il quadro della popolazione nel suo rapporto “Uomini e donne della Russia”, mettendo nero su bianco che nel Paese vivono 146,9 milioni di persone, di cui 68,1 milioni (46%) maschi e 78,8 milioni (54%) femmine.
Questa sproporzione di genere esiste da oltre un secolo. Secondo il censimento del 1897 c’erano in Russia 32,1 milioni (49%) di uomini e 33,8 milioni (51%) di donne e da allora il divario si è solo ampliato. Dal 1959 al 1971 la Russia era composta per il 45% da uomini e 55% da donne; la Seconda guerra mondiale pesava sulle statistiche, con oltre 25 milioni di soldati morti.
Ma se guardiamo più a fondo le fasce d’età, la distribuzione cambia. Tra le persone sotto i 29 anni ci sono più maschi che femmine, mentre tra coloro che hanno più di 70 anni ci sono 2.377 donne ogni 1.000 uomini. Questa differenza è particolarmente forte in regioni come Velikij Novgorod, dove l’età media della popolazione femminile è di 44 anni. Lì le donne costituiscono il 49,7 per cento della popolazione attiva, quasi il 75 per cento dei dipendenti pubblici locali sono donne e le donne rappresentano l’85 per cento dei dipendenti pubblici nell’amministrazione locale. Velikij Novgorod è una terra a misura di babushka.
“Ce ne sono così tante! Non vedo tante donne anziane o di mezza età altrove”, dice Anna, di Velikij Novgorod. “Vai in un negozio, le nonnine sono dappertutto. Porti a spasso il tuo cane, sembra che tutti gli altri proprietari di cani siano solo babushki”. Ekaterina, che viene della stessa città, dice però che il divario di genere non era così grande tra le generazioni più giovani: nella sua giovinezza, negli anni Novanta, non ha notato alcuna significativa carenza di giovani uomini.
La tendenza è forte in Russia dove ci sono più donne anziane che uomini anziani. Vi sono tuttavia regioni con condizioni di vita difficili in cui gli uomini costituiscono la maggioranza della popolazione, ma solo nelle zone rurali. Sono le regioni di Murmansk, della Kamchatka e di Magadan e i Circondari autonomi della Chukotka, Jamalo-Nenets e degli Chanty-Mansi. Tutti si trovano in Siberia o nell’Estremo Oriente.
Come mostra il rapporto Rosstat, le donne sembrano gestire il Paese. Il 72% dei dipendenti statali russi è di sesso femminile, mentre all’interno delle amministrazioni locali ce ne sono ancora di più: il 76%. C’è solo una categoria in cui gli uomini superano il sesso opposto: nelle posizioni di vertice: dove rappresentano il 60% della forza lavoro.
Allo stesso tempo, tra la popolazione attiva (15-72 anni), i due sessi sono rappresentati quasi allo stesso modo (37 milioni di uomini e 35 milioni di donne). Istruzione, assistenza sanitaria e commercio sono i settori in cui le donne sono significativamente prevalenti.
Perchéla popolazione in Russia sta calando e quanti saranno i russi nel 2050?
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