Anche Vladimir Putin ha partecipato ai tuffi gelati per l’Epifania ortodossa. Nella notte tra il 18 e il 19 gennaio il presidente russo si è unito ai fedeli che hanno reso omaggio al Battesimo di Cristo con lo spettacolare rito delle immersioni. Immersioni che avvengono, come di consueto, in un foro a forma di croce (chiamato Iordan, Giordano) scavato nel ghiaccio di laghi e fiumi. Dopo la benedizione da parte del sacerdote, i fedeli si immergono tre volte nell’acqua ghiacciata. La cerimonia, che si svolge ogni anno a temperature polari, ricorda infatti il battesimo di Gesù nelle acque del fiume Giordano.
Il rappresentante ufficiale del Ministero degli Interni della Russia, Irina Volk, ha fatto sapere che in tutto il paese si sono svolti circa 9,5 milioni di commemorazioni religiose, alle quali hanno partecipato 2,4 milioni di fedeli. A vegliare sul rito solenne, oltre 41mila agenti delle forze dell’ordine.
Secondo un sondaggio condotto alla vigilia delle celebrazioni dal progetto “Batyushka online”, il 26% dei russi si è detto intenzionato a partecipare al rito.
Stando alle parole dei fedeli, tuffarsi nell’acqua gelida non è nulla di così spaventoso: quando la temperatura dell’aria si aggira sui -20°C e quella dell’acqua è di +2°C, la sensazione è come se ci si stesse immergendo nel "latte appena munto". L’importante è avvolgersi subito in un asciugamano, non appena usciti dall’acqua.
Tuttavia le raccomandazioni da parte dei medici sono rigide: no all’alcol, sì ai cibi grassi, come il lardo di maiale. Chi si immerge per la prima volta non deve trascorrere più di dieci secondi in acqua e, una volta usciti, bisogna asciugarsi e vestirsi immediatamente. Ovviamente si tratta di un rito sconsigliato a chi ha problemi di cuore, soffre di diabete o di disturbi del sistema nervoso.
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