“I russi sono persone sincere: aspettatevi da loro la più estrema onestà”

Archivio personale
Megan, dall’Australia, racconta la sua esperienza in Russia, fra stereotipi da sfatare e piccoli disagi ai quali ci si deve adattare. “Qui serve un po’ di pazienza, ma conoscerete persone aperte, oneste e curiose”

“Come ci si sente a vivere in Russia?”. È questa una delle domande che più spesso mi vengono rivolte. La gente si aspetta sempre la stessa risposta, ovvero che “è un paese enorme”, oppure “che fa molto freddo”. Ma per me la vita in Russia ha un sapore speciale, è vibrante e ricca di sorprese. L’unica cosa di cui si ha bisogno è solo un po’ di pazienza.

La sincerità, qui, viene prima di tutto. Chiedete a qualcuno come sta e dimenticatevi la solita risposta di circostanza, “bene, grazie”. Se rivolgete questa domanda a un russo, aspettatevi di essere coinvolti in un’accesa discussione, o di ascoltare l’ultima avventura della sua vita. Una volta, un’anziana signora si è messa a raccontarmi dei suoi problemi di salute, la mia insegnante mi ha confidato le sue difficoltà coniugali e un autista di autobus mi ha svelato le sue ultime disavventure. Il semplice saluto comporta una risposta lunga e schietta.

I russi sono persone sincere e per questo vi parleranno sempre con il cuore in mano. Saprete con estrema chiarezza cosa pensa la persona di fronte a voi, nel bene e nel male.

Non molto tempo fa un amico, in tutta onestà, mi ha detto: “Ora mi stai simpatica. Ma quando ti ho conosciuto non mi piacevi affatto. Non mi sembravi una bella persona”. Inizialmente mi sono messa sulla difensiva. Come osava dirmi una cosa del genere?! Ma ora capisco quanto sia liberatorio poter dire alla gente in faccia esattamente cosa si pensa! 

Spirito d’adattamento e pazienza

Quando ho messo piede per la prima volta in quella che sarebbe diventata la mia stanza all’interno dell’obshaga (il dormitorio dell’università), ho subito notato il pavimento rotto, la doccia che non funzionava, le pareti sfondate e il soffitto crepato. Un degrado che nei mesi successivi mi è parso di vedere ovunque: sui parabrezza delle auto, negli androni delle case... Tutto ciò che doveva essere riparato veniva aggiustato alla bell'e meglio con del nastro adesivo. La mia domanda era sempre la stessa: “Ma perché non lo possono riparare come si deve?”.

Frequentando i miei amici russi, ho capito che secondo loro a meno che un problema non sia estremamente grave e urgente, può aspettare, e nel frattempo non è necessario rompersi troppo la testa per risolverlo. 

Questo atteggiamento paziente in poco tempo ha invaso la mia esistenza qui. In Russia non c’è niente di prevedibile: le distanze sono enormi, il tempo può rallentare, le code possono rivelarsi infinite e la burocrazia è davvero temibile. È un mondo fuori controllo e la vita diventa più semplice solo se impari ad accettarlo.

Piccoli momenti di grande gioia

Noi occidentali siamo spesso ossessionati dal concetto di divertimento, che spesso non coincide però con quello di relax. Prima di arrivare in Russia facevo grossa fatica a rilassarmi perché ero ossessionata da questioni tipo: “avrò lavorato abbastanza?”, “c’era qualcosa di più produttivo che avrei potuto fare durante il tempo libero?”.

In Russia, invece, il relax è una pratica quotidiana che viene attentamente coltivata, sia che si tratti di trascorrere il weekend in dacia, sia che si tratti di non rompersi il collo anche se si sta arrivando in ritardo a un appuntamento. Si tratta di un dettaglio secondo me importante per chi vive in una città frenetica come Mosca.

Ho inoltre imparato che il concetto di tempo in Russia è flessibile: i tuoi amici possono arrivare in ritardo, la paga o i documenti che stai aspettando potrebbero non arrivare nel momento previsto. Ma i russi ci sono abituati.

In Australia esiste lo stereotipo secondo il quale i russi sono persone fredde e senza alcun senso dell’umorismo. In realtà i russi non sorridono spesso in pubblico ma, quando ci si conosce meglio, si rivelano persone aperte e curiose. Ed è questo uno dei tanti motivi che mi porta ad amare ancora di più questo paese.

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