Nevalyashka
Questo bambolotto “sempre in piedi” è stato il primo giocattolo per molte generazioni di bambini russi e sovietici. Grazie a un peso posizionato nella parte inferiore, la bambolina torna sempre in posizione eretta.
Nevalyashka è stato progettato nel 1959 all’interno di una base militare vicino a Tambov, a 500 km da Mosca, nell’ambito di una piccola produzione della fabbrica, destinata a scopi civili.
In poco tempo, questo giochino si è diffuso in tutta l’Unione Sovietica.
Tetris
Questo gioco leggendario è stato “partorito” dalla mente di un programmatore sovietico. Successivamente è stato commercializzato anche da aziende americane e giapponesi, che hanno guadagnato milioni di dollari.
Anche in Unione Sovietica, così come nella Russia moderna, il gioco ha avuto un enorme successo.
Caleidoscopio
I caleidoscopi non sono un’invenzione russa, ma sono sempre stati molto popolari tra i bambini sovietici e post-sovietici. Oggi, in un mondo sempre più segnato dalla presenza della tecnologia, questi giochini esistono in una versione virtuale da scaricare sul proprio smartphone.
Matrioshka
Questa bambola è senza dubbio l’oggetto più esportato dalla Russia. Naturalmente, anche intere generazioni di bambini russi hanno giocato con queste bamboline.
Il nome di questo gettonatissimo souvenir deriva da “Matryona”, un nome molto popolare nella Russia zarista che deriva dal termine “madre”, simbolo di fertilità. Da qui il concetto di matrioshka: una bambola più grande che contiene in sé tanti altri bambolotti più piccoli.
Soldatini giocattolo
Tutti i bambini, in Russia e all’estero, hanno giocato con i soldatini. In Russia si possono trovare in versione tematica e dedicati alla Seconda guerra mondiale, all’invasione napoleonica, alla rivoluzione d’ottobre e addirittura a battaglie molto più antiche.