Il Mondiale dei tifosi: chi è che si sta divertendo di più in Russia?

Reuters
Eccessi, scherzi, errori pazzeschi e altrettanto pazzesche bevute. Chi è arrivato per seguire le nazionali, spesso dà grande spettacolo e sa come godersi la vita. Ecco alcuni esempi del grande carnevale dei fan alla Coppa del mondo 2018

Non tutti i tifosi arrivati in Russia per i Mondiali si sono dedicati, tra una partita e l’altra, a monumenti e musei. Molti, per cercare il divertimento, hanno scelto di percorrere altre strade, e purtroppo non sono mancati scandali (come quello dei brasiliani che facevano ripetere una frase oscena a una ignara ragazza russa ripresa con il telefonino) e casi di molestie sulle donne (giornaliste impegnate nelle dirette tv incluse). Qualcuno ha dovuto scusarsi pubblicamente, per altri le conseguenze sono state peggiori e c’è chi ha persino perso il lavoro come effetto delle sue bravate.

Ma in ogni caso la Coppa del Mondo è prima di tutto una festa, e se le nazionali si affrontano sul campo a suon di gol, la competizione tra i tifosi è a chi si diverte di più. E allora? Chi vince? Guardate la nostra classifica dedicata ai tifosi delle diverse squadre e alle loro stranezze.

Quelli che hanno sbagliato città

Probabilmente il più tragico errore di questo campionato lo hanno compiuto dei gruppi di tifosi di Colombia, Argentina, Cina (la loro nazionale, allenata da Marcello Lippi, non si era qualificata alle fasi finali, ma sono venuti lo stesso per vedere altri match) e Svizzera. Questi sventurati hanno evidentemente qualche problema con la geografia. Il gruppo degli argentini ha confuso due città dal nome simile, e invece che a Nizhnij Novgorod si è ritrovato a Velikij Novgorod, e vista la distanza di circa mille chilometri tra i due centri, i poveretti hanno dovuto guardare la partita in tv. Quanto a diversi gruppi organizzati di cinesi, si sono ritrovati, invece che a Volgograd, a Vologda. Anche in questo caso due centri troppo distanti, 1.500 chilometri, per poter rimediare allo sbaglio in tempo per il calcio d’inizio. Errore simile per degli svizzeri che non hanno potuto assistere all’1-1 con il Brasile a Rostov sul Don, trovandosi a Rostov Velikij, 1.300 chilometri più a nord.

Il sindaco della città colombiana di Floridablanca e sua moglie sono invece stati ritrovati smarriti e sbigottiti in un parcheggio dalle parti di Penza. Erano convinti di aver prenotato alla periferia di Saransk e invece erano nella città vicina, ad “appena” 150 chilometri dallo stadio dove la loro nazionale avrebbe affrontato il Giappone (perdendo peraltro 2-1).

Ma forse il destino peggiore è capitato a un gruppo di tifosi svizzeri che avevano deciso di arrivare fino a Rostov sul Don in macchina. Il navigatore li ha portati al fronte, in quel Donbass, nell’Ucraina sudorientale, dove proseguono i combattimenti della guerra civile. Hanno detto di non saperne niente e che avevano programmato di pernottare ad Amvrosievka, una cittadina che si trova sotto il controllo della Repubblica Popolare di Donetsk, che in gran parte è rasa al suolo.

In che modo siano riusciti ad arrivare fino a quel punto, attraversando la linea del fronte, resta un mistero, per altro non erano certo ben mimetizzati: viaggiavano con un grosso furgone rosso su cui avevano attaccato grandi adesivi con la scritta “Tifosi svizzeri. Russia 2018”.

Russia

Un tifoso proveniente dalla Repubblica di Mordovia (circa 650 chilometri a est di Mosca) si è nascosto per tre giorni all’interno dello stadio Luzhnikì di Mosca, con l’intenzione di assistere senza biglietto alla gara inaugurale del Mondiale tra Russia e Arabia Saudita (poi vinta dai padroni di casa per 5-0). Lo hanno trovato l’11 di giugno, quando era a metà dell’opera: al fischio d’inizio mancavano altri tre giorni. “Mi ricordo il viaggio in macchina. Come sono arrivato fin qua, ma poi è solo nebbia. Mi sono sdraiato sull’erba del prato e ho dormito alla grande. Ora mi sento bene. Aspetto la partita”, ha detto l’uomo alla polizia.

Inghilterra

Il corrispondente di calcio del York Times dalla Gran Bretagna Rory Smith ha raccontato su Twitter di aver commesso un grosso errore “tattico”. È salito sul treno Ekaterinburg-Samara portando con sé, per mangiare, solo un pacchettino di wafer. Ma il viaggio dura 24 ore!

Tutto è andato comunque abbastanza bene finché i suoi vicini di scompartimento russi non hanno deciso di cenare a base di uova soda e cetrioli sottaceto, spandendo ovunque un odore difficile a svanire. Uno dei commensali, una donna che non sapeva una sola parola di inglese, ha poi deciso che doveva nutrirlo. E, senza sentire scuse, gli ha imposto cetrioli, pomodori, pane e salame, e infine, quasi con la forza, gli ha infilato in borsa dei biscotti alla fragola…

Nigeria

Il ventiseienne Tolulope Akindi è arrivato in Russia per la Coppa del Mondo e ha alzato il gomito. Bevi e bevi, è uscito sul pianerottolo delle scale del palazzo dove soggiornava, iniziando a cantare e ballare. Gli inquilini, richiamati dal chiasso, hanno provato a calmarlo e a convincerlo a smettere, ma lui ha proseguito la sua festicciola in solitaria. Uno dei condomini, meno paziente degli altri, l’ha buttato giù dal secondo piano. Si è fratturato entrambi i talloni e ha dovuto guardare le partite da un letto di ospedale.

Colombia

Tutto stava andando alla grande al mondiale per questo colombiano, ma lo hanno fregato i social network. Il non troppo disciplinato tifoso sudamericano andava infatti molto orgoglioso della sua trovata: era stato in grado di superare il divieto di introdurre alcolici negli stadi con un doppiofondo nascosto nel binocolo. Il video nel quale Gomez beve dal binocolo è finito su internet ed è diventato virale.

Purtroppo per lui, lo ha visto anche il suo datore di lavoro, che ritenendo la bravata lesiva del buon nome dell’azienda, lo ha licenziato in tronco.

Islanda

Gli islandesi si sono dati appuntamento a 500 metri dal Cremlino, nel nuovo parco Zaryadye, dove hanno occupato l’anfiteatro e si sono dati al loro tradizionale canto “Hu!”. Guardate come vanno a tempo! Fanno persino un po’ paura…

Iran

Probabilmente le mogli di questi tifosi iraniani sanno ormai già tutta la verità, perché loro hanno scelto il modo peggiore per restare nell’ombra: un grosso striscione con su scritto “Per favore non riprendeteci, le nostre signore ci credono in trasferta di lavoro”

Perù

La nazionale peruviana era tornata al Mondiale dopo 36 anni e chissà quando capiterà si nuovo. Così i tifosi erano pronti a tutto pur di avere un biglietto. Tra questi quello che “spaventato di non ottenere un ticket, ha deciso di ingrassare di 24 chili per ottenere uno dei biglietti speciali per le persone obese, che erano ancora a disposizione”.

Svezia

Cosa bisogna essere per lasciare un’intera città senza birra? Bastano sessantamila tifosi svedesi per raggiungere questo risultato! Già un giorno prima del match con la Corea del Sud (vinta poi 1-0) avevano comprato e bevuto gran parte della birra presente nei bar e nei negozi di Nizhnij Novgorod. Ma dopo la storica vittoria (la prima ai mondiali dopo 12 anni: nel 2010 e nel 2014 non si erano qualificati) hanno definitivamente dato fine alle scorte presenti in città.

Croazia e Argentina

I tifosi di queste nazionali sono arrivati a Nizhnij Novgorod per la sfida poi vinta dai croati 3-0 e hanno reso una grande buca per strada l’attrazione cittadina più famosa nel mondo. Non solo non sono stati disturbati da questo crollo del terreno stradale di circa un metro di profondità, ma hanno deciso che bisognava usarlo per divertircisi. I primi a infilarcisi (e fotografarcisi) sono stati i croati, seguiti poi dai sudamericani.

Alcuni cittadini, vista la popolarità della buca presso gli stranieri, avrebbero voluto farne un business, chiedendo qualche soldo a chi volesse fotografarcisi. Ma le autorità locali hanno deciso diversamente, e hanno in tutta fretta tappato la piccola voragine e riasfaltato la strada.

Messico

Da anni ormai questa compagnia di amici sognava il Mondiale 2018 in Russia, ma ecco che all’ultimo momento uno di loro, Javier, ha dovuto rinunciare, perché la moglie si è rifiutata di farlo partire. Così gli altri cinque inseparabili messicani hanno deciso di portare con sé una copia cartonata dell’amico. E il Javier di cartone era con loro mentre bevevano la birra al bar e mentre passeggiavano per Mosca, così come quando veniva abbracciato da centinaia di ragazze, e in breve è diventato il meme più famoso di questi mondiali.

A toda matrushka.... #LaBendición #inguesumatrushka

Публикация от Ingue Su Matrushka (@inguesumatrushka)

Si no me acuerdo que paso... #inguesumatrushka #Rusia2018

Публикация от Ingue Su Matrushka (@inguesumatrushka)

Adesso è una celebrità, e alla fine, a quanto pare, anche il vero Javier è arrivato ai mondiali: per lo meno un uomo molto simile a lui appare in molte delle foro scattate dai suoi amici in Russia. Il 27 giugno si era diffusa addirittura la notizia che l’uomo fosse sparito a Ekaterinburg. Più tardi dei giornali locali avevano scritto che il messicano dell’immagine di cartone era in una stazione di polizia, ubriaco. Ma la polizia ha smentito: Javier non era da loro e nessuno aveva denunciato la sua scomparsa. Che avventure! Che successo!

Gli abiti più folli sfoggiati dai tifosi ai Mondiali 

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