1/ Vladimir Lisin, 61 anni (19,1 miliardi di dollari)
Presidente e azionista di maggioranza della società siderurgica NLMK, Vladimir Lisin non è solo un businessman di successo, ma è anche un esperto dei processi metallurgici: detiene infatti numerosi brevetti e ha pubblicato molti studi e articoli accademici. Possiede una tenuta in Scozia, dove si reca regolarmente per seguire la sua grande passione: la caccia.
2/ Aleksei Mordashov, 52 anni (18,7 miliardi di dollari)
Ecco un altro magnate dell’acciaio, capo della compagnia Severstal: Aleksei Mordashov. Figlio di operai, Mordashov ha costruito da sé la propria fortuna. Oltre a Severstal, possiede delle azioni anche in TUI (23%), una delle più grandi compagnie di viaggio del mondo, e in NordGold (98,4%), il produttore internazionale d’oro.
3/ Leonid Mikhelson, 62 anni (18 miliardi di dollari)
Presidente del consiglio di amministrazione della compagnia russa Novatek e titolare al 48% della società petrolchimica e di lavorazione del gas Sibur, Leonid Mikhelson è descritto da amici e colleghi come una persona diretta, tenace e molto professionale.
4/ Vagit Alekperov, 67 anni (16,4 miliardi di dollari)
Nato a Baku, in Azerbaigian, in una famiglia di petrolieri, Vagit Alekperov è il principale magnate russo del petrolio. È il proprietario di Lukoil, la compagnia che nel marzo di quest’anno ha superato Rosneft e Gazprom secondo Forbes.
5/ Gennady Timchenko, 65 anni (16 miliardi di dollari)
È il fondatore del Gruppo Volga, il gruppo di investimento privato focalizzato su energia, trasporti e infrastrutture. Insieme alla moglie, Timchenko possiede un’associazione di beneficenza e presiede il consiglio di amministrazione della Kontinental Hockey League.
6/ Vladimir Potanin, 57 anni (15,9 miliardi di dollari)
Se siete stati a Sochi, molto probabilmente conoscete la stazione sciistica Rosa Khutor. Ebbene, Vladimir Potanin ha investito 8,7 miliardi di rubli (141 milioni di dollari) per costruire gli impianti. Inoltre detiene una quota del 30% della società Nornickel, uno dei maggiori produttori di nichel, rame e palladio al mondo. Appassionato di hockey, investe spesso anche nello sport, nella cultura e nell’istruzione.
7/ Andrej Melnichenko, 46 anni (15,5 miliardi di dollari)
L’industriale Andrej Melnichenko detiene quote di maggioranza nella società produttrice di fertilizzanti EuroChem, nella ditta specializzata nella lavorazione del carbone SUEK e nella compagnia energetica Siberian Generating.
Ha avviato il suo primo business negli anni Novanta, gestendo un punto di cambio valuta fuori dal suo dormitorio nell’Università statale Lomonosov di Mosca. E oggi vive praticamente a bordo del suo yacht da 500 milioni di dollari.
Melnichenko possiede una collezione di arte impressionista e spende parte della propria ricchezza in progetti di beneficenza.
8/ Mikhail Fridman, 53 anni (15,1 miliardi di dollari)
Il fondatore di una belle più grandi banche private del paese, Alfa Bank, ha iniziato la propria carriera vendendo biglietti per il teatro e organizzando concerti. Oggi è il principale proprietario di Alfa Group e LetterOne, una società di investimento con sede a Lussemburgo.
Fridman ha la cittadinanza israeliana ma trascorre la maggior parte del proprio tempo a Londra.
9/ Viktor Vekselberg, 61 anni (14,4 miliardi di dollari)
Viktor Vekselberg, uno degli oligarchi russi finiti nella lista nera delle sanzioni Usa, ha costruito la propria fortuna in Russia con il petrolio e l’alluminio, grazie alla società di investimento Renova. Ma oggi la maggior parte della sua ricchezza risiede all’estero: detiene il 40% di Oerlikon, e il 57% di Sulzer.
Vekselberg è anche il presidente del principale polo dell’innovazione in Russia, Skolkovo, e possiede la più grande collezione di uova Faberge, esposta oggi nel palazzo Shuvalov di San Pietroburgo.
10/ Alisher Usmanov, 64 anni (12,5 miliardi di dollari)
Il magnate uzbeco Alisher Usmanov ha costruito la propria fortuna attraverso una serie di operazioni nel settore metallurgico e minerario. Ora è azionista del 48% di USM Holdings. Dal 2008 è presidente della Federazione internazionale della scherma e ha investito molto nella promozione di questo sport.
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