Putin: “La mia vita negli anni Novanta e quella volta che ho pensato di fare il tassista”

Sputnik
Le confessioni del Presidente russo: “Vi spiego perché nella mia dacia dormivo con un fucile vicino al letto”

In un nuovo documentario dedicato al Presidente russo, Putin ha svelato alcuni curiosi dettagli sulla sua vita a Mosca e a San Pietroburgo negli anni Novanta, un decennio particolarmente instabile e critico a livello economico. Dal 1990 al 1996 Putin ha lavorato come consigliere del sindaco di San Pietroburgo Anatolij Sobchak. E a quanto pare quel periodo è stato molto duro anche per l’attuale capo del Cremlino.
“Nella mia dacia (la casa di campagna, ndr) tenevo un fucile vicino al letto. Allora era così: era meglio sentirsi sicuri anziché poi pentirsene”, ha detto Putin, spiegando che ciò era dovuto a motivi di sicurezza personale.
Putin ha inoltre aggiunto di essersi ritrovato in una difficile condizione economica quando Anatolij Sobchak nel 1996 ha perso le elezioni per la carica di sindaco di San Pietroburgo. Il Presidente russo ha addirittura confessato che in quel periodo si è ritrovato a prendere in considerazione l’idea di mettersi a fare il tassista.
“Non sto scherzando! Che altra scelta avrei avuto? Avevo due bambini piccoli”, ha detto. Ma la vita per lui ha preso una piega ben diversa: dopo essersi trasferito a Mosca, ha iniziato la sua carriera nell’amministrazione dell’allora Presidente Eltsin che l’ha poi condotto fino al Cremlino.


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