Gli incredibili pupazzi di neve di Mosca

Andrej Kuchaj
Grazie alle temperature gelide di questa fine febbraio, non sembrano temere l’arrivo della primavera e il disgelo, e continuano a far bella mostra di sé, con le forme più insolite

Anticamente i pupazzi di neve venivano fatti in Russia come richiesta agli spiriti della natura di un inverno più mite. Da tempo hanno perso la loro funzione originale e, ormai, ai nostri giorni, sono questione di design, in una gara di bellezza per strada.

In questa veste, i pupazzi di neve di Mosca giocano un ruolo da protagonista. Alcuni di essi sono ispirati a una scultura olandese la cui immagine è diventata estremamente popolare tra gli utenti russi di Internet. Si tratta del mostriciattolo della statua del 2016 “Homunculus loxodontus” dell’artista olandese Margriet van Breevoort (si trova a Leida), che è diventata un onnipresente meme sui social network russi, con il nome di Zhdun (“quello che aspetta”).

Ma c’è anche un pupazzo di neve con le sembianze di Batman, e per questo è parzialmente nero. Altri si ispirano alla illimitata immaginazione dei moscoviti, e non sembrano temere l’arrivo della primavera, grazie alle temperature ancora gelide.

Che possono fare i russi con la neve? Cose eccezionali. Guardate cosa. 

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