Divorzio alla russa: dieci euro e un mese di tempo

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Quando l’amore finisce, la pratica in Russia è molto semplice ed economica, specie se la decisione è consensuale. Ai figli l’assegno va versato fino al compimento dei 18 anni e per il coniuge non è previsto alcun mantenimento

1. Paga una tassa, aspetta un mese, ritira un foglio di carta e sei a posto

È facile divorziare in Russia, se entrambe le parti sono d’accordo sulla separazione. Fondamentalmente, ogni partner ha bisogno di pagare 650 rubli (9,30 euro) di tasse governative e di aspettare un mese. Se non ci sono complicazioni, siete ufficialmente divorziati.

“Abbiamo chiesto il divorzio in un ufficio del registro e un mese dopo abbiamo divorziato. Non è necessario vivere separatamente prima di fare domanda. Il punto interessante della procedura è che bisogna fare domanda per il divorzio insieme (per faro individualmente devi andare in tribunale). Poi, un mese dopo, l’ufficio del registro ti dice il giorno in cui puoi ritirare il documento che conferma il divorzio. Se uno dei due coniugi o entrambi lo ritirano, il divorzio è ufficialmente riconosciuto. Se nessuno si presenta, il divorzio viene annullato. E restate sposati. È una caratteristica romantica della legge russa”, dice Maria, una scienziata russa di 29 anni, che ha divorziato diversi mesi fa.

2. Le proprietà comuni vanno divise in parti uguali

“Secondo la legge russa, tutto ciò che viene acquistato da una coppia durante il matrimonio è diviso in parti uguali dopo il divorzio. Oggetti personali, regali di familiari e amici, eredità personali non sono divisi. Ma va diviso tutto ciò che è stato acquistato per esigenze comuni, come la proprietà immobiliare, deve essere spartita in modo uguale. Se la proprietà è situata al di fuori della Russia, è divisa in base alla legge del Paese in cui è situata”, ha spiegato a Russia Beyond il legale e amministratore delegato di AR Lawyers Group, Andrej Lebedinskij. A meno che non abbiate firmato un contratto prematrimoniale che stabilisca altrimenti.

3. Diventa un po’ più complicato se ci sono bambini o uno dei partner non vuole il divorzio

Se una coppia ha figli o uno dei partner è contrario al divorzio, si deve presentare domanda al tribunale e il processo verrà probabilmente fissato dopo circa un mese. Se ci sono bambini ma nella coppia la volontà di divorzio è consensuale, la pratica andrà avanti due-tre mesi. Se uno dei partner non è d’accordo, tre o quattro mesi, o giù di lì.

Gli interessi dei bambini dovrebbero essere considerati dal tribunale al momento di decidere come dividere la proprietà.

“Per quanto riguarda i bambini, a partire da una certa età (10 anni) possono decidere con chi vogliono vivere, e la loro scelta dovrebbe essere tenuta in considerazione dal tribunale. La corte considera anche la situazione finanziaria di ciascun genitore e decide con chi dovrebbe rimanere il bambino”, afferma Lebedinskij. In questo caso, la proprietà non è divisa in parti uguali, ma dipende da quale genitore prende i figli.

4. Un contratto prematrimoniale aiuta, ma non è cosa comune

Se firmato da un cittadino russo e da uno straniero, un contratto prematrimoniale non si applicherà solo alla divisione della proprietà, ma anche al momento di determinare la legge di quale Paese sia applicabile al divorzio, e con quale genitore i figli rimarranno in caso di separazione.

L’unico problema è che non c’è tradizione di firmare un contratto simile in Russia (anche se è facile per i magnati russi convincere le proprie fidanzate a firmare, per ovvi motivi). Ma se non siete un oligarca e suggerite di stipulare un contratto prima di sposare un russo/una russa, probabilmente la vostra dolce metà non la prenderà molto bene…

5. Che dire del mantenimento per la moglie e i bambini?

In base alla legislazione russa, non è necessario che vi prendiate cura finanziaria dell’ex coniuge, ma il sostegno economico per i figli fino all’età di 18 anni è obbligatoria, se un partner fa richiesta di alimenti. Nella maggior parte dei casi in Russia, i bambini rimangono con le loro madri, quindi i padri pagano il 25% del loro stipendio.

Se prendiamo lo stipendio medio in Russia, di 38.400 rubli al mese (551 euro) nel 2017 (secondo Rosstat, il servizio statistico statale russo), l’assegno mensile medio per un bambino è di circa 9.600 rubli (circa 138 euro).

E a confronto con gli altri Paesi?

La procedura di divorzio in Russia risulta molto più veloce ed economica rispetto a molti altri Paesi.

“Le [spese giudiziarie] possono variare nel mio Paese: da 500 a 5.000 euro, a seconda del tipo di processo in tribunale”, dice Vedran, 34 anni, uno sviluppatore di software croato.

“In Svizzera, se un partner non è d’accordo sul divorzio, c’è un periodo di attesa di due anni. Se non hai bisogno di un avvocato per prepararti al divorzio, paghi solo il costo del procedimento giudiziario, circa 430 euro”, dice Claude, 42 anni, un manager IT svizzero.

“In Ungheria i bambini di solito rimangono con le loro madri e i padri devono pagare il 15-20 per cento del loro stipendio come alimenti. Questa cifra può essere potrebbe modificata su richiesta dopo alcuni anni”, dice Brigitte, ventiseienne ungherese.

In Italia, anche se recentemente il “Divorzio breve” ha sensibilmente ridotto i tempi (prima l’attesa obbligatoria dopo la sentenza che autorizza a vivere separati era di tre anni; ora di un anno, o sei mesi se consensuale) e in parte i costi, resta fermo l’obbligo dell’assegno di mantenimento al coniuge, teoricamente per tutta la vita (a meno che non si risposi) e di quello ai figli (fino a che non si rendano economicamente indipendenti, senza limite d’età).

Cosa ne pensate della procedura russa? Ditecelo nei commenti qui sotto.

(Alcuni nomi sono stati cambiati perché alcuni intervistati volevano rimanere anonimi).

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