I russi sono contenti del loro lavoro?

Kirill Zykov / Moskva Agency
A quanto pare sì, oltre l’80 per cento si dice professionalmente realizzato e almeno il 60 ritiene passabile anche lo stipendio. Ma secondo Boston Consulting, dovrebbero essere meno felici: sul mercato del lavoro internazionale sono poco competitivi e la Russia non si è scrollata di dosso il passato statalista

I russi in generale sono soddisfatti del loro lavoro: ben il 77 per cento si dice appagato. secondo uno studio condotto dal centro di ricerche Romir. A quanto risulta, i lavoratori della parte centrale del Paese sono i più contenti, mentre risulta meno gratificato chi vive nelle regioni del Nordovest e nel Sud (Caucaso e zone limitrofe).
Gran parte degli intervistati, l’80% (su un campione di 1.500 persone) dice che il lavoro realizza le loro aspettative, e il 61% ritiene la paga più o meno adeguata. Solo un terzo ha cambiato lavoro negli ultimi anni. Quanto alla ricerca del lavoro, le persone dicono di aver utilizzato conoscenze e contatti di familiari e amici (63%), e che un ruolo crescente giocano anche i social media. È interessante notare che otto russi su dieci sarebbero disposti a lavorare all’estero solo se la paga fosse significativamente più alta che in Russia.
Questa ricerca segue di pochi giorni la presentazione di quella di Boston Consulting Group sul mercato del lavoro in Russia. La multinazionale statunitense di consulenza di management sostiene che, a oltre 25 anni dalla caduta dell’Urss, il Paese non si è scrollato di dosso l’eredità sovietica, e i russi non hanno gli strumenti per competere sul mercato internazionale del lavoro.
Boston Consulting Group ha studiato 3,5 milioni di lavoratori in 22 comparti produttivi, concludendo che solo il 17 per cento della popolazione russa è impiegata in posizioni altamente qualificate. Vuol dire una volta e mezzo meno che in Giappone e negli Usa, 1,7 volte meno che in Germania e 2,6 volte meno rispetto alla Gran Bretagna.
Sempre secondo questa ricerca, il più grosso numero di russi (35%) svolge lavori non qualificati, spesso lavorando come autisti (7,1%), venditori (6,8%), guardie private (1,9%). A proposito, vi siete mai chiesti perché i guardiani in Russia sono così onnipresenti? Qui abbiamo provato a rispondere. E mentre oltre il 30 per cento della popolazione lavora per lo Stato (comprese le aziende controllate), solo il 15% della popolazione ha un suo business privato.

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